I menù di Natale fanno il pieno nei ristoranti

Domenica 21 Dicembre 2014
I menù di Natale fanno il pieno nei ristoranti
Nonostante la crisi, il Natale 2014 sta portando buoni affari per i ristoratori polesani. In alcuni locali per il pranzo del 25 Dicembre la disponibilità di posti è esaurita già da qualche settimana. Una vera e propria corsa alla proposta natalizia più invitante. Sì, perché è questa l'occasione per sbizzarrirsi in un menù particolare, abbandonando per una volta quello "à la carte". E allora via di rotoli di salmone ripieni di formaggio fresco, bignè su fonduta di taleggio, capponi al tartufo, tortellini in brodo, crespelle ai carciofi, panettoni e pandori farciti di creme. Una proposta luculliana che fa venire l'acquolina in bocca solo a leggere la lista delle pietanze.
All'osteria Ai Trani di Rovigo le cose non potrebbero andar meglio, come spiega Fabrizio Conforto, che con la famiglia gestisce il locale: «Faremo un menù a 50 euro. La proposta è in linea con la filosofia dei Trani: cucina tipica, ma rivisitata. Siamo molto contenti quest'anno perché è da un mese ormai che abbiamo esaurito i posti. Non osiamo nemmeno dirlo troppo forte, ma quest'anno le feste sono andate davvero bene». Come mai? Fabrizio non lo sa con certezza, ma sicuramente influiscono «la qualità del servizio e dei prodotti, la capacità di innovarsi e di proporre nuove idee. Quest'anno tra il ristorante, il dopo cena e l'aperitivo possiamo dire di essere contenti».
Per Cristina Bordon, che da anni gestisce il Crimi Bahr e da poche settimane ha aperto il ristorante-burgheria-pizzeria Civico 233, al posto dello storico Queen Elizabeth, sarà il primo pranzo di Natale nel nuovo locale: «Non sapevo cosa fare. Poi la mia famiglia mi ha chiesto se potevano pranzare qui e così ho deciso di aprire e di provare a organizzare qualcosa come si deve. Se a Capodanno preferirò lasciare i clienti liberi di scegliere dal "menù à la carte", per Natale ho deciso di buttare giù una proposta ad hoc. Non ho tantissime prenotazioni, ma spero che succeda come per l'8 dicembre, quando ho lasciato aperto quasi per caso e mi sono ritrovata con il locale strapieno». Civico 233 sfoggia un menù della tradizione che vede protagonista la tacchinella ripiena come secondo piatto. 50 euro tutto incluso.
Per l'Hostaria Hospital, sempre a Rovigo, si tratta invece del secondo Natale: «Ha organizzato tutto il nostro bravissimo cuoco - spiega il titolare, Gianluca Sattin - Sono fiducioso: sarà un successo». Anche qui la tradizione fa da padrone con il bollito misto, ma non manca un tocco di modernità con il risotto di carciofi violetta alla carbonara e i tortellini al doppio brodo ristretto all'anice stellato.
Nonostante i golosi secondi, tra cui bondola e coniglio, sono le verdure le protagoniste della proposta del ristorante Al Ponte di Lusia: per 45 euro si va dall'antipasto al dolce, bevande incluse, e si potrà assaggiare il radicchio con bacon, il flan di spinaci, lo sformato con radicchio di Lusia e Chioggia con noci e asiago. Al ristorante Le Magnolie di Badia si punta sul bis di primi e di secondi e il cappone ripieno al tartufo si propone come re del menù natalizio da 35 euro.
E se tutti il giorno di natale di solito preferiscono la carne, a Porto Viro, immerso nello splendido Delta, non può invece mancare anche una proposta di pesce. Alla locanda ai Sette mari domina la scaloppa di branzino e il medaglione di aragosta in zuppa al posto di cotechini con purè e tortellini.
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