(R.Pav.) Una ricerca storico-documentale sui forti austriaci a Rovigo nel 1866. Ancora una volta gli studenti del Bernini si sono tuffati nel passato grazie alla supervisione delle insegnanti Giovanni De Poli e Silvia Zennaro.
L'attività di ricerca nei diversi archivi d'Italia e all'archivio Storico militare di Vienna ha portato all'elaborazione di un volume che raccoglie progetti e documenti relativi alla realizzazione dei forti austriaci a Rovigo. Nel volume anche le memorie del tenente colonnello Salis Soligo, comandante austriaco della città nel 1866. Importante la collaborazione della professoressa Nicoletta Bianco del liceo Celio che, con alcuni suoi studenti, ha lavorato alcuni mesi per tradurre termini tecnici e militari scritti in un antico idioma austriaco.
Per gli studenti è stata determinante la collaborazione con l'Archivio di Stato e l'Accademia dei Concordi che hanno sostenuto la loro ricerca. Il sostegno della Fondazione Cariparo ha fatto il resto. Gli studenti del Bernini, scortati da figuranti austriaci in abiti d'epoca, sono partiti dalla sede dell'istituto tecnico per raggiungere l'Accademia dei Concordi dove alcuni allievi hanno presentato il lavoro.
© riproduzione riservata
L'attività di ricerca nei diversi archivi d'Italia e all'archivio Storico militare di Vienna ha portato all'elaborazione di un volume che raccoglie progetti e documenti relativi alla realizzazione dei forti austriaci a Rovigo. Nel volume anche le memorie del tenente colonnello Salis Soligo, comandante austriaco della città nel 1866. Importante la collaborazione della professoressa Nicoletta Bianco del liceo Celio che, con alcuni suoi studenti, ha lavorato alcuni mesi per tradurre termini tecnici e militari scritti in un antico idioma austriaco.
Per gli studenti è stata determinante la collaborazione con l'Archivio di Stato e l'Accademia dei Concordi che hanno sostenuto la loro ricerca. Il sostegno della Fondazione Cariparo ha fatto il resto. Gli studenti del Bernini, scortati da figuranti austriaci in abiti d'epoca, sono partiti dalla sede dell'istituto tecnico per raggiungere l'Accademia dei Concordi dove alcuni allievi hanno presentato il lavoro.
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