«Sono qui per lo spirito di squadra, non per mera ambizione personale. Diversamente da chi ha lasciato il partito per una corsa in solitaria o ha ritirato la disponibilità che era legata solo all'assenza di sfidanti di peso». Maria Luisa Coppola ci riprova ancora a conquistare un seggio a Palazzo Ferro Fini, con il via libera di Forza Italia provinciale. La cinquina azzurra è composta, oltre che dall'assessore regionale, anche da Valter Roana, già consigliere comunale sotto la giunta Piva, Marco Merlin, 23enne assessore di Gavello, Matteo Bronzolo, geometra quarantenne, coordinatore del circolo di Lendinara e Isabella Ruzza, avvocato di Adria, non iscritta a Forza Italia. «Lei sì che ha preso il treno» commenta il numero uno polesano, Bartolome Amidei, riferendosi a quest'ultima e agganciandosi alla polemica sollevata dall'assessore della giunta Barbujani, Federico Simoni che ha ritirato la sua disponibilità a candidarsi, accusando pesantemente da direzione del partito. (((lucchinm))) Ma è Coppola rincarare la dose: «La mia cultura politica di donna di destra mi spinge a lavorare per il partito anche nei momenti più difficili. Non siamo nella fase in cui viaggiavamo verso il 30 per cento e si sgomitava per un posto in lista». La stoccata è ovviamente ai colleghi Mauro Mainardi e Renzo Marangon che hanno stracciato la tessera di Forza Italia e ora supportano Flavio Tosi. Rispetto alla decisione di sostenere il sindaco di Verona Coppola precisa: «Ognuno è libero di scegliere come suicidarsi».
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