Firme false, una perizia va contro gli imputati

Martedì 13 Ottobre 2015
(f.cam.) Le firme appaiono contraffatte e le mani che le hanno vergate parrebbero essere quelle degli imputati. Questo quanto sostenuto ieri in aula davanti al giudice Silvia Varotto dalla consulente grafologica dell'accusa, Nicoletta Cavazzana, la cui perizia è la novità emersa nell'ultimo capitolo della lunga vicenda giudiziaria relativa alle sottoscrizioni delle liste di Forza nuova, Alleanza di centro, Casini Unione di centro e Unione Nordest in vista delle elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010. A processo vi sono Antonello Contiero, all'epoca dei fatti consigliere provinciale, Marco Ferro, che allora era sindaco di Taglio di Po, Virginio Mantovan, ex vicesindaco di Porto Viro, e Michele Raisi, che come Contiero ricopriva il ruolo di consigliere provinciale che come pubblici ufficiali, hanno i poteri di autenticazione delle firme oggetto delle contestazioni, oltre all'adriese Massimo Girotto, che avrebbe predisposto la lista di Forza nuova di cui era segretario, insieme al compagno di partito Alessandro Mosca.
La perizia calligrafica ha messo in rilievo una compatibilità fra la grafia degli imputati e una parte delle firme per la presentazione delle liste, che poi sarebbero state autenticate e depositate in tribunale.
Da parte degli avvocati difensori è stato eccepito come la perizia sia stata fatta comparando un solo campione di firma autografa e per l'appunto, proprio quella che gli imputati hanno vergato in calce al verbale di sommarie informazioni che non può essere utilizzato in aula.
L'udienza è stata aggiornata al 9 febbraio e non è da escludere che visti i protagonisti illustri, in aula possano emergere ulteriori sorprese.
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