Estorsione col videoporno: se la cava con 50 mila euro

Sabato 25 Ottobre 2014
Estorsione col videoporno: se la cava con 50 mila euro
(lo.zo.) Sul momento, magari sotto l'effetto di qualche drink, a loro doveva essere sembrata una bella idea: riprendersi con lo smartphone mentre facevano sesso nei bagni di una discoteca dove si erano incontrati, un 25enne e una ragazza minorenne.
La "bella idea" in realtà dopo poco è diventata una discutibile arma di ricatto: secondo le accuse il giovane non si è fatto alcuno scrupolo a impiegare il video come spauracchio per cercare di ottenere altri appuntamenti di quel tipo dall'amante di una sera. Le riprese sono state inviate anche al compagno di lei. Un modo per fare sapere che la minaccia era concreta e non una "sparata". Ulteriori dinieghi avrebbero comportato "sanzioni" ancora maggiori. Il video c'era e poteva essere nuovamente trasmesso, anche a qualcun altro. E pure i genitori alla fine sono venuti a conoscenza della vicenda. E proprio loro sono andati in questura a raccontare alla polizia la brutta storia.
Immediatamente l'indagine è stata presa in mano dalla polizia postale, competente per i reati di questo tipo. In questo modo è maturato il procedimento penale a carico del 25enne. Da allora sono passati due anni e la macchina della giustizia ha fatto i propri passi.
La vicenda giudiziaria si è chiusa proprio nei giorni scorsi. Una remissione di querela ha evitato al giovane il rischio di incassare una pesante condanna.
Questo per quanto riguarda la questione di una eventuale pena detentiva. Diverso invece il discorso sull'eventuale risarcimento che è stato disposto. Il 25enne infatti ha versato alla giovane vittima del ricatto erotico una somma nell'ordine dei 50mila euro.
Una vicenda che dovrebbe servire da monito a quanti con leggerezza affidano identità, comportamenti e situazioni proprie e altrui alla rete digitale. In un'epoca di smartphone e social network, di "condivisioni" costanti, serve una grande cautela nel farsi riprendere e filmare, soprattutto in determinati contesti.
D'altro canto, si deve sempre tenere presente che approfittarsi di immagini o filmati e trasformarli in armi di ricatto è sempre un reato.
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