(Lo.Zo.) Nuova segnalazione di disagi negli spogliatoi della Questura. Dopo che nei mesi scorsi era stata lamentata la scarsa pulizia degli ambienti, ora il problema appare più grave: manca l'acqua. Non solo nelle docce, ma anche nei servizi igienici. A quanto spiega Demis Scarpecci, segretario generale provinciale del sindacato Ugl-Polizia di Stato, è da una settimana che il problema si è manifestato e una soluzione appare ancora di là da venire. Non perché non si sia capito quale sia la causa, ma per le lungaggini e le pastoie burocratiche contro le quali punta il dito il sindacalista.
«Intanto i giorni passano - spiega infatti la nota stampa della sigla Ugl -, i bagni puzzano e il collega se la tiene nei pantaloni cercando disperatamente un bagno libero e dotato di tutto in qualche altro piano della Questura o della sezione della Polizia stradale». Il problema, secondo l'impostazione di Scarpecci, non sta tanto nell'inconveniente, che può starci, quanto piuttosto nella maniera in cui è stato affrontato.
«Ora - prosegue - il problema è stato individuato nella caldaia della Polizia Stradale, il competente alla riparazione è stato trovato, ci chiediamo quanto ancora dovranno attendere i colleghi per riottenere l'uso dei bagni e delle docce dello spogliatoio».
Il tutto con un dubbio conclusivo. «Ci chiediamo - chiude il segretario - quanto tempo sarebbe occorso per le riparazioni se questo inconveniente fosse accaduto ai piani che contano. Come si suol dire: "dove passa il vescovo..."»".
© riproduzione riservata
«Intanto i giorni passano - spiega infatti la nota stampa della sigla Ugl -, i bagni puzzano e il collega se la tiene nei pantaloni cercando disperatamente un bagno libero e dotato di tutto in qualche altro piano della Questura o della sezione della Polizia stradale». Il problema, secondo l'impostazione di Scarpecci, non sta tanto nell'inconveniente, che può starci, quanto piuttosto nella maniera in cui è stato affrontato.
«Ora - prosegue - il problema è stato individuato nella caldaia della Polizia Stradale, il competente alla riparazione è stato trovato, ci chiediamo quanto ancora dovranno attendere i colleghi per riottenere l'uso dei bagni e delle docce dello spogliatoio».
Il tutto con un dubbio conclusivo. «Ci chiediamo - chiude il segretario - quanto tempo sarebbe occorso per le riparazioni se questo inconveniente fosse accaduto ai piani che contano. Come si suol dire: "dove passa il vescovo..."»".
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