Circa 50 mila euro dalla Regione contro la violenza sulle donne in Polesine.
Il Comune di Rovigo, infatti, ha partecipato a due bandi dedicati agli interventi per la creazione, l'implementazione e la gestione di strutture adibite ai centri antiviolenza, case rifugio e di secondo livello predisposte per raccogliere donne sole o con figli minori, vittime di violenza. Palazzo Nodari si è aggiudicato due finanziamenti, uno da 24 mila euro e uno da 26 mila.
«Siamo molto soddisfatti - ha commentato l'assessore alle Pari Opportunità Anna Paola Nezzo - perché vuol dire che il nostro è un servizio di eccellenza e ben sviluppato e che il progetto è valido. Il centro antiviolenza svolge un ruolo fondamentale per tutte le donne vittime silenziose di abusi e soprusi».
Non si parla solo di stupro. Alla violenza sessuale si aggiunge quella psicologica come lo stalking. E il mostro si trova principalmente tra le mura domestiche. Allarmanti i dati del Centro antiviolenza (numero verde 800.30.42.71) diffusi nell'ultima giornata internazionale contro la violenza sulle donne: sono 120 i casi presi in carico dalla struttura in un anno. Un numero elevatissimo. Di queste 120 donne, il 45% è di Rovigo, il 50% del resto del Polesine e il 5% da fuori provincia.
Italiane sei donne su dieci seguite dal centro, il 37% sono straniere regolari e il 3% straniere senza permesso. Le aggressioni subite per la strada o nei luoghi pubblici (6%) sono un dato marginale rispetto a ciò che succede tra le mura domestiche: il 79% delle violenze si consuma in casa della vittima mentre il 2% è in altro luogo come il posto di lavoro.
© riproduzione riservata
Il Comune di Rovigo, infatti, ha partecipato a due bandi dedicati agli interventi per la creazione, l'implementazione e la gestione di strutture adibite ai centri antiviolenza, case rifugio e di secondo livello predisposte per raccogliere donne sole o con figli minori, vittime di violenza. Palazzo Nodari si è aggiudicato due finanziamenti, uno da 24 mila euro e uno da 26 mila.
«Siamo molto soddisfatti - ha commentato l'assessore alle Pari Opportunità Anna Paola Nezzo - perché vuol dire che il nostro è un servizio di eccellenza e ben sviluppato e che il progetto è valido. Il centro antiviolenza svolge un ruolo fondamentale per tutte le donne vittime silenziose di abusi e soprusi».
Non si parla solo di stupro. Alla violenza sessuale si aggiunge quella psicologica come lo stalking. E il mostro si trova principalmente tra le mura domestiche. Allarmanti i dati del Centro antiviolenza (numero verde 800.30.42.71) diffusi nell'ultima giornata internazionale contro la violenza sulle donne: sono 120 i casi presi in carico dalla struttura in un anno. Un numero elevatissimo. Di queste 120 donne, il 45% è di Rovigo, il 50% del resto del Polesine e il 5% da fuori provincia.
Italiane sei donne su dieci seguite dal centro, il 37% sono straniere regolari e il 3% straniere senza permesso. Le aggressioni subite per la strada o nei luoghi pubblici (6%) sono un dato marginale rispetto a ciò che succede tra le mura domestiche: il 79% delle violenze si consuma in casa della vittima mentre il 2% è in altro luogo come il posto di lavoro.
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