Donne abusate, si rafforza la rete comunale di soccorso

Giovedì 24 Aprile 2014
Circa 50 mila euro dalla Regione contro la violenza sulle donne in Polesine.
Il Comune di Rovigo, infatti, ha partecipato a due bandi dedicati agli interventi per la creazione, l'implementazione e la gestione di strutture adibite ai centri antiviolenza, case rifugio e di secondo livello predisposte per raccogliere donne sole o con figli minori, vittime di violenza. Palazzo Nodari si è aggiudicato due finanziamenti, uno da 24 mila euro e uno da 26 mila.
«Siamo molto soddisfatti - ha commentato l'assessore alle Pari Opportunità Anna Paola Nezzo - perché vuol dire che il nostro è un servizio di eccellenza e ben sviluppato e che il progetto è valido. Il centro antiviolenza svolge un ruolo fondamentale per tutte le donne vittime silenziose di abusi e soprusi».
Non si parla solo di stupro. Alla violenza sessuale si aggiunge quella psicologica come lo stalking. E il mostro si trova principalmente tra le mura domestiche. Allarmanti i dati del Centro antiviolenza (numero verde 800.30.42.71) diffusi nell'ultima giornata internazionale contro la violenza sulle donne: sono 120 i casi presi in carico dalla struttura in un anno. Un numero elevatissimo. Di queste 120 donne, il 45% è di Rovigo, il 50% del resto del Polesine e il 5% da fuori provincia.
Italiane sei donne su dieci seguite dal centro, il 37% sono straniere regolari e il 3% straniere senza permesso. Le aggressioni subite per la strada o nei luoghi pubblici (6%) sono un dato marginale rispetto a ciò che succede tra le mura domestiche: il 79% delle violenze si consuma in casa della vittima mentre il 2% è in altro luogo come il posto di lavoro.
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