Costruzioni, la riforma delle norme sugli appalti

Lunedì 24 Novembre 2014
Ci sono settori che più di altri stanno pagando i costi della crisi, per il lavoro che manca ma anche per quadri normativi nei quali è arduo districarsi. Comparti fatti di imprenditori a diretto contatto con i committenti che stanno soccombendo sotto il peso di gineprai burocratici che ne annullano potenzialità e competitività. Realtà complesse che coinvolgono il piccolo artigianato edile e gli installatori alle prese con una disciplina degli appalti fortemente penalizzante per chi non può contare su strutture articolate per capacità organizzative ed economiche. Se ne parlerà oggi alle 15.30 in Camera di commercio dove Cna organizza il convegno sulla "Nuova disciplina degli appalti" mentre è in corso l'iter parlamentare per la riforma del settore con l'adozione delle ultime direttive Ue e la cancellazione di 600 articoli del vecchio Codice degli appalti. Parteciperà anche il vice ministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini (nella foto). «È assolutamente indispensabile che l'aggiudicazione degli appalti sia fatta sulla base delle offerte più vantaggiose - spiega il direttore di Cna Alessandro Monini - Finora l'assegnazione al massimo ribasso - ha aggiunto Monini - ha creato storture nel sistema con danni e mancanza di professionalità in tutto il settore».

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