«L'introduzione della sanzione dal 10 al 50% delle somme prelevate dai conti bancari intestati alle imprese qualora, in caso di accertamenti da parte dell'Agenzia delle Entrate, le modalità di utilizzo di tali prelievi non siano giustificate dalle imprese stesse, è una misura assurda e addirittura peggiore della disciplina vigente».
Lo afferma la responsabile dei servizi fiscali di Cna Rovigo Susanna Brusaferro a seguito di una nota di Rete Imprese Italia. «Questa disposizione - osserva la Brusaferro - risulta essere una vera e propria follia burocratica, oltre che l'ennesima introduzione di una complicazione fiscale, soprattutto a carico delle imprese in contabilità semplificata, che va assolutamente stralciata dallo schema di decreto sulla revisione del sistema sanzionatorio». «Sconcertante - prosegue - la reintroduzione dell'"anatocismo" con la previsione che gli interessi di mora, oltre ad essere dovuti sull'imposta non versata, siano dovuti anche sulle sanzioni e sugli interessi. La reintroduzione di questo meccanismo fa venir meno un fondamentale principio di correttezza giuridica e chiediamo di eliminarlo».
© riproduzione riservata
Lo afferma la responsabile dei servizi fiscali di Cna Rovigo Susanna Brusaferro a seguito di una nota di Rete Imprese Italia. «Questa disposizione - osserva la Brusaferro - risulta essere una vera e propria follia burocratica, oltre che l'ennesima introduzione di una complicazione fiscale, soprattutto a carico delle imprese in contabilità semplificata, che va assolutamente stralciata dallo schema di decreto sulla revisione del sistema sanzionatorio». «Sconcertante - prosegue - la reintroduzione dell'"anatocismo" con la previsione che gli interessi di mora, oltre ad essere dovuti sull'imposta non versata, siano dovuti anche sulle sanzioni e sugli interessi. La reintroduzione di questo meccanismo fa venir meno un fondamentale principio di correttezza giuridica e chiediamo di eliminarlo».
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