Bendin (Ncd): «Sì all'area vasta unita al Veronese»

Giovedì 17 Aprile 2014
«La ripresa dell'Italia dalla grave crisi degli ultimi anni e lo sviluppo dell'economia del Paese passano necessariamente attraverso un nuovo modello di Stato dotato di un sistema burocratico più leggero rispetto a quello attuale e da un assetto istituzionale semplificato. Nella riorganizzazione del territorio non vanno tuttavia perse di vista le singole specificità».
Lo ha detto Iginio Bendin, candidato polesano alle elezioni europee 2014 ed esponente del Nuovo centrodestra, intervenendo sul dibattito aperto dal Gazzettino in tema di area vasta polesana.
Secondo Bendin, perché il Paese sia più efficiente, è necessario che tutti i livelli istituzionali siano in grado di prendere decisioni tempestive ed efficaci. In questo quadro si inserisce la proposta di un'area vasta polesana che raggruppi 27 comuni altopolesani con quelli bassoveronesi.
«Ma come ha ben sottolineato il vicepresidente Zorzato – ha aggiunto Bendin – il territorio deve essere favorito. Ecco perché l'area vasta deve mettere insieme territori omogenei per caratteristiche geografiche, demografiche e socio-culturali».
Bendin ha dato il proprio massimo assenso al progetto: «La scelta politica e programmatica deve vederci vicini all'asse veronese. Questo ci darà la possibilità di accedere a economie europee e a nuovi finanziamenti. Un percorso di sviluppo che parte da una richiesta del territorio, perché il progetto va gestito politicamente».
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