Si torna in aula il prossimo 25 gennaio per l'udienza preliminare dedicata a un caso che ha molto fatto parlare nei mesi scorsi. Ossia i presunti episodi di ingiustificato allontanamento dal lavoro che si sarebbero verificati nella sede di via Piva a Rovigo della Regione del Veneto. La Procura sta infatti notificando in questi giorni la fissazione dell'udienza, di fronte al giudice Pietro Mondaini del tribunale di Rovigo. Sono 76 le posizioni al momento aperte. In origine erano 77, ma l'unico degli indagati che ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato ha incassato l'assoluzione ed è quindi uscito di scena.
I fatti si sarebbero verificati negli anni scorsi. Secondo la ricostruzione dell'accusa - che sarà appunto compito del giudice per le udienze preliminari vagliare - i dipendenti al centro dell'indagine avrebbero lasciato le proprie mansioni per periodi di tempo variabili per dedicarsi ad attività che non avevano a che fare con il loro servizio.
L'iter dell'indagine, basata sugli accertamenti della Guardia di finanza, è stato piuttosto tormentato. L'ultima udienza preliminare si era conclusa con il ritorno degli atti alla Procura, affinché individuasse in maniera più circostanziata le ore di allontanamento contestabili a ognuno degli indagati, tenendo conto anche di circostanze a suo favore come recuperi da fare, diritto a pause caffé e pause pranzo, mansioni particolari e via dicendo. Ora la Procura ha ritenuto di essere pronta a chiedere nuovamente il processo. Se ne parlerà quindi a fine gennaio.
I fatti si sarebbero verificati negli anni scorsi. Secondo la ricostruzione dell'accusa - che sarà appunto compito del giudice per le udienze preliminari vagliare - i dipendenti al centro dell'indagine avrebbero lasciato le proprie mansioni per periodi di tempo variabili per dedicarsi ad attività che non avevano a che fare con il loro servizio.
L'iter dell'indagine, basata sugli accertamenti della Guardia di finanza, è stato piuttosto tormentato. L'ultima udienza preliminare si era conclusa con il ritorno degli atti alla Procura, affinché individuasse in maniera più circostanziata le ore di allontanamento contestabili a ognuno degli indagati, tenendo conto anche di circostanze a suo favore come recuperi da fare, diritto a pause caffé e pause pranzo, mansioni particolari e via dicendo. Ora la Procura ha ritenuto di essere pronta a chiedere nuovamente il processo. Se ne parlerà quindi a fine gennaio.
