Ambroglini: «Vanno cercate le responsabilità»

Lunedì 24 Novembre 2014
Sui lavori di recupero del complesso dell'ex chiesa di San Michele interviene Flavio Ambroglini, già assessore nella giunta Avezzù (2001-2006). «Nel 2008 a Rovigo si optò per un restauro del complesso di San Michele per farvi trovare asilo a migranti, successivamente anche per la realizzazioni di spazi anche in uso alle associazioni. Lo dissi allora e lo ribadisco ora che tale scelta appare infausta in quanto tale struttura ha secondo me tutt'altra vocazione e se proprio si voleva restaurare qualcosa funzionale all'accoglienza di chicchessia, a Rovigo esistono decine di realtà immobiliari il cui recupero si sarebbe prestato meglio allo scopo con costi decisamente inferiori». Premesso che Ambroglini non condivide la politica migratoria del Governo, l'ex assessore giudica sterile e demagogico sollecitare oggi il commissario prefettizio Ventrice alla "chiusura contabile" della questione come sostenuto dall'ex vicesindaco Gianni Saccardin. «Se tanti sono in effetti gli anni in cui si sarebbe potuto chiuderla, ebbene non ravviso soltanto responsabilità meramente politiche ma anche l'inerzia della macchina amministrativa che ultimamente ha brillato per efficienza solo nella distribuzione dei premi ai dirigenti del Comune di Rovigo. Ritengo pertanto che prima di buttare altra benzina sul fuoco sarebbe necessario individuare precise responsabilità, siano esse politiche che amministrative, e se il contributo statale dovesse essere restituito per scadenza dei termini, addebitare a chi ha sbagliato i relativi costi».

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