Altra casa incendiata

Giovedì 24 Luglio 2014
Un altro incendio doloso in una casa disabitata, ma non dismessa o abbandonata. È accaduto a Roverdicré e va ad aggiungersi ai precedenti di Arquà e Fratta.
Questa volta tuttavia i danni sono stati molto più ingenti che in passato. Le fiamme, nonostante lo strenuo impegno dei vigili del fuoco che hanno lottato contro il rogo per ore, hanno provocato gravi danni all'immobile, una vecchia abitazione di campagna che si trova in via Mascherine. Ci sono pochi dubbi che si tratti di un episodio doloso. Il personale della polizia (sul posto Volanti e Scientifica) si è fatto un'idea piuttosto chiara dell'accaduto. Del resto non si presta a molte interpretazioni il fatto che il lucchetto posto a protezione del cancello fosse stato tranciato di netto, in modo da consentire l'accesso. Altro elemento che porta gli inquirenti a escludere un malfunzionamento, è il fatto che l'impianto elettrico non risultasse in funzione. Impossibile attribuire l'accaduto a un corto circuito.
È stato un intervento complesso quello cui sono stati chiamati a eseguire i vigili del fuoco la notte scorsa. Il primo allarme è stato lanciato verso mezzanotte e mezza e la situazione è apparsa sin da subito da non prendere sottogamba. La lotta contro le fiamme si è protratta sino alle 11 di ieri. È stato in particolare necessario fare in modo che non si potessero accendere nuovamente focolai. Un compito non facile, in una abitazione non di recentissima costruzione, con numerose parti portanti in legno.
Dell'accaduto è stata informata anche la Procura, nella persona del sostituto Davide Nalin, al quale spetterà eventualmente disporre accertamenti e approfondimenti. Allo stato l'area interessata dalle fiamme è stata posta sotto sequestro. La polizia scientifica, in due distinti momenti, prima nella notte, poi nel corso della giornata, ha eseguito rilievi per cercare di chiarire l'accaduto.
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