Abbandona la figlia, arrestato un ex rugbysta

Domenica 26 Ottobre 2014
Stavano lavorando a un servizio di controllo del territorio e prevenzione contro i furti. Hanno finito per eseguire un arresto per abbandono di minore: una bambina di un anno e mezzo circa.
È stata una nottata decisamente particolare, quella tra venerdì e ieri, per il personale della squadra mobile rodigina e i colleghi delle volanti.
Tutto è cominciato, secondo una prima ricostruzione dei fatti, con un controllo su una vettura eseguito a Rovigo. Stando alle contestazioni sono stati trovati, all'interno, alcuni arnesi ritenuti atti allo scasso. Si è così deciso di procedere a piede libero a carico di Andrea Stocco, 42 anni, noto in città e in provincia perché ex rugbista di buon livello. Dopo la trafila nelle giovanili della Rugby Rovigo ha giocato, oltre che con i Bersaglieri, anche col Badia e il Frassinelle, ottenendo anche un titolo italiano. Una promessa della palla ovale.
Dopo il ritrovamento di quegli arnesi, come spesso accade in questi casi, l'accertamento si è esteso a un controllo nell'abitazione. Ed è a questo punto che la vicenda è deragliata dai binari sui quali appariva instradata, per assumere connotati del tutto nuovi che hanno condotto, per il diretto interessato, a contestazioni più gravose.
A quanto accertato dal personale della Mobile, guidata dal vicequestore aggiunto Bruno Zito, infatti l'accesso all'abitazione del 42enne ha riservato una sorpresa. Dentro c'era una bambina di appena un anno e mezzo. La figlia di Stocco. Da sola. In compagnia solo del cane. È doverosa però una precisazione: la piccola stava bene. Anzi, stava dormendo serenamente. Il che non toglie che, ad avviso degli inquirenti, un reato sia stato in effetti commesso, vale a dire l'abbandono di minore.
Dell'esito inatteso del sopralluogo è stata informata anche la Procura, nella persona del sostituto Sabrina Duò. È quindi scattato l'arresto a carico di Stocco.
Della sua difesa è incaricata l'avvocato Cecilia Tessarin di Rovigo. Sarà lei, domani, ad assisterlo nel corso dell'udienza di convalida fissata di fronte al giudice, dopo la quale si deciderà se procedere col rito direttissimo o, al contrario, chiedere termine o di essere ammessi a un rito alternativo.
Da parte della difesa c'è la fiducia di potere ricontestualizzare la vicenda e l'ipotesi di reato al momento formulata a carico del rodigino.
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