A Ferragosto 15 arrivi e ieri mattina altri cinque

Mercoledì 20 Agosto 2014
Nessun allarme profughi in Polesine. La Prefettura lo ribadisce da tempo. Ma di fronte a strumentalizzazioni e allarmi ingiustificati è sempre utile ricordare la reale situazione nella nostra provincia. Negli ultimi giorni sono stati in tutto 15 i nuovi arrivi. Dieci profughi sono stati accolti nella giornata di Ferragosto, altri cinque nella mattinata di ieri. Come al solito saranno ospitati nelle strutture ricettive che hanno fornito la propria disponibilità siglando un accordo con l'ufficio territoriale del Governo. È proprio la Prefettura a seguire le pratiche per la sistemazione logistica degli stranieri che vengono accolti in Italia. Solitamente lo Stivale è per loro unicamente luogo di transito: vengono visitati, identificati e viene avviato l'iter per fare sì che ottengano lo status di rifugiato politico. A quel punto in maggioranza prendono la via di altri paesi europei che costituivano la loro meta sin dall'inizio del viaggio.
È importante anche precisare che l'arrivo di profughi non ha alcun effetto cumulo sul Polesine. Da tempo infatti la Prefettura ha individuato un numero massimo di ospiti: 148 per la precisione. A tanto ammonta la capienza complessiva delle strutture ricettive che si sono messe a disposizione per fronteggiare l'emergenza. Oltre non si può andare. Tra l'altro sono stati finalmente resi noti dalla Prefettura di Venezia i numeri complessivi dei profughi transitati in Polesine dall'inizio dell'emergenza: in tutto circa 350. Di meno ne sono passati unicamente a Belluno, con 223 presenze. A Padova ne sono arrivati 421, a Verona 423, a Vicenza 477, a Venezia 572. Al momento non ci sono allarmi neppure - precisa la Prefettura - sul fronte dello stato di salute dei profughi approdati in provincia. Sin dalle prime battute dell'organizzazione dell'accoglienza è stato messo a punto un protocollo che comprende visite e accertamenti sanitari e che è stato quindi sottoposto a costanti miglioramenti, ma senza alcun allarmismo.
Tornando ai 15 profughi arrivati negli ultimi giorni, ora il personale della questura si occuperà delle pratiche di identificazione. Mentre è stato avviato l'iter burocratico per il riconoscimento dello status di rifugiato.
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