A destra e a sinistra del Pd è ancora tutto in alto mare

Giovedì 26 Febbraio 2015
(m.luc.) Nadia Romeo, candidata sindaco non piacerà a tutti, ma almeno le Primarie hanno tagliato la testa al toro: c'è lei in corsa per Palazzo Nodari per Pd, Idv e Psi. Più a sinistra e nel centrodestra, invece, la confusione permane. Da una parte, la Lega rischia di finire in frantumi, Forza Italia a pezzi lo è già e la sinistra "extraPd" non ha nessuna voglia di andare d'accordo e mettersi insieme col rischio di finire fuori dal consiglio comunale.
I mal di pancia del Carroccio sono sotto gli occhi di tutti, con la faida tra Salvini, Zaia e Tosi. Un problema anche a Rovigo visto che la testa della Lega nord in Polesine è legata al sindaco di Verona.
«Se seguirò Tosi qualora se ne andasse - si domanda la senatrice e commissario comunale Emanuela Munerato della quale si vocifera anche una candidatura a sindaco -? Spero non succeda. Anzi sono sicura che si sistemerà tutto».
In compenso, in casa forzista non va meglio. Il coordinatore provinciale Bartolomeo Amidei ha organizzato stasera un incontro sul centro storico invitando i rappresentanti di Ascom, Camera di Commercio, Confesercenti e consorzio Tutt'in piazza. Ma i big hanno dato forfait, tanto che ieri è partito un nuovo invito con un palco di relatori diverso. Dietro si sussurra ci sia lo zampino di Isi Coppola che non manderebbe giù la presenza sempre più ingombrante nel partito del suo antagonista, Renzo Marangon.
Infine, il laboratorio Rovigo Bene comune, dopo l'abbandono di Alessandro Monini, è diviso in tre correnti: una guarda a Silvia Menon, una punterebbe su Livio Ferrari e un'altra suggerirebbe ai primi due di fare un passo indietro per lasciar spazio a una persona più condivisa. Ma chi sia, non si sa.
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