A caccia di fondi Ue per una maxi-stazione di distribuzione di gas

Lunedì 14 Dicembre 2015
A caccia di fondi Ue per una maxi-stazione di distribuzione di gas
Un nuovo inizio per l'Interporto? A parole sì. Ieri, in sala conferenze dell'ente gestito da Antonello Contiero, si è parlato di una nuova opportunità di trasporto fluviale per il gas naturale liquefatto. Il cosiddetto GNL o LNG (acronimo inglese per liquefied natural gas).
NUOVA SFIDA A spiegare meglio il progetto ci ha pensato Mauro Chiotasso, amministratore delegato di Cim-Interporto di Novara: «Con Lng Italia Freight stiamo proponendo una rete di lavoro che possa mettere in contatto gli interporti italiani. Già in 13 hanno aderito al progetto e hanno verificato e messo a disposizione un'area per effettuare gli interventi necessari per l'allestimento di una stazione di rifornimento». Insomma, al momento solo un'idea che poggia su basi ancora instabili: «Dobbiamo creare un sistema informatico per migliorare la rete, creare un portale informatico per sollevare la curiosità nei confronti degli operatori economici e strutturarci - spiega Chiotasso - e per poter accedere ai finanziamenti comunitari».
Tema, quest'ultimo, non di poco conto, e spiegato da Miguel Carrero, manager di progetti europei d'innovazione: i soldi dall'Europa sono un punto focale. L'idea è buona, come confermato dal padrone di casa Antonello Contiero: «Attraverso questo sistema di produzione di energia riduciamo anidride carbonica emessa nell'aria e aiutiamo le partite Iva, dando lavoro». Le condizioni sembrano esserci per un futuro migliore per il tanto osannato Interporto: «Entro marzo avremo un quadro più completo sugli interessati per i distributori di gas». Potrebbe essere la volta buona per il polo strategico rodigino, pronto ad affrontare una sfida importante via acqua, a patto di non avere pregiudizi: «Non confondiamo il gas liquido come qualcosa di esplosivo - puntualizza il direttore generale di Asm Set Massimo Nicoli - E non procediamo da soli, perché per raggiungere l'obiettivo, dobbiamo stare insieme e coinvolgere tutti gli attori protagonisti, comprese le associazioni di categoria». Il distributore all'Interporto potrebbe abbattere i costi, portare risparmio e dare lavoro al Polesine.
STOCCATE ADRIATIC LNG Parliamo dunque di gas liquefatto e non rigassificato, come quello del terminale al largo di Porto Levante. E a proposito della piattaforma Gian Michele Gambato, presidente di Sistemi territoriali, non le ha mandate a dire. Così come l'assessore regionale al Territorio Cristiano Corazzari. «Il rigassificatore - prendendo le parole dell'ex sindaco di Stienta - non è stato colto come reale occasione di sviluppo per il nostro territorio e non ha dato impulso ai cittadini e alle aziende che ci operano». Adriatic Lng, nei giorni precedenti, aveva precisato che non ci sono legami diretti con quanto si sta pianificando per lo sviluppo dell'Interporto rodigino.
TENSIONE LEGHISTA Infine, curiosità da non sottovalutare, il saluto freddo, senza stretta di mano o pacche sulle spalle, fra Cristiano Corazzari e Antonello Contiero. Che fra i due non corra buon sangue è chiaro. Sta di fatto che il numero uno di Interporto si è fermato nel bel mezzo del discorso di presentazione del progetto per salutare il collega di partito arrivato in ritardo: «Diamo un saluto all'assessore regionale Cristiano Corazzari», ha detto. Dall'altra parte, Corazzari, nel discorso finale della mattinata ha ringraziato «tutti i presenti, Gian Michele Gambato (che aveva parlato poco prima, nda.) e il presidente di Interporto» senza nominarlo.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci