«Dietro la sentenza una vendetta personale»

Venerdì 21 Novembre 2014
In Cassazione ha già perso due volte, ma non importa. Maria Luisa Coppola farà ricorso contro la sentenza della Corte d'appello di Venezia che l'ha dichiarata decaduta da consigliere regionale. «Per sette volte - ha affermato - hanno fatto ricorso gli altri e ho vinto. Stavolta sarò io a fare ricorso, riguardo al quale mi rimetto agli avvocati, aspettando di vedere le motivazioni della sentenza». Coppola ha detto di avere ricevuto numerosissime attestazioni di solidarietà da parte dei colleghi oltre che «una chiacchierata assolutamente serena con il presidente Zaia. Dietro alla sentenza non vedo nessuna motivazione politica, ma solo una vendetta personale. La politica l'hanno fatta gli elettori cinque anni fa, con diecimila preferenze di differenza, che credo siano più di un valore». Il presidente Zaia: «Sono vicende che vanno affrontate con responsabilità e serenità. In questo momento abbiamo in mano il dispositivo di una sentenza che, presumo, potrà essere oggetto di impugnazione, per quanto essa sia immediatamente esecutiva. In più la sentenza riguarda sua decadenza da consigliere e non da assessore. Per questo dopo aver parlato con gli uffici legali della Regione ho deciso di attendere 6-7 giorni per prendere una decisione definitiva. Mi sono orientato per questa decisione perché l'avvocatura regionale mi ha indicato questa soluzione come al momento la più opportuna».

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