Violenze alla moglie: denunciato

Mercoledì 6 Maggio 2015
«Ti spacco la faccia». «Vai a finire come quelle donne di cui parlano in televisione che vengono uccise dai mariti». «Ti faccio abortire». E alle violenze verbali si sommavano anche quelle fisiche. Con percosse e spintoni.
Il quadro di maltrattamenti è quello attuato, secondo le ricostruzioni della Polizia, da un giovane colombiano di 26 anni nei confronti della moglie, una ragazza friulana di 24 anni. Comportamenti che sarebbero cominciati nell'estate del 2013 e proseguiti fino al novembre scorso quando, dopo l'ennesimo episodio di maltrattamento, la ragazza ha trovato la forza di presentarsi alla Squadra Mobile e denunciare tutto. Nei giorni scorsi il gip del Tribunale di Udine Matteo Carlisi ha disposto nei suoi confronti la misura del divieto di avvicinamento alla moglie, ai luoghi da lei frequentati, alle abitazioni dei suoi genitori e al luogo di lavoro. Il provvedimento, notificatogli lunedì, è stato emesso su richiesta del pm Maria Caterina Pace che sta seguendo il caso.
L'uomo è indagato per maltrattamenti e sequestro di persona. In un'occasione, nell'estate 2013, secondo il racconto fornito dalla vittima, infatti, al culmine di una violenta lite, il colombiano l'avrebbe chiusa in casa per una giornata intera, senza neppure un telefono con cui chiedere aiuto.
Cominciati già all'inizio della convivenza, i maltrattamenti sarebbero proseguiti anche in seguito, dopo il matrimonio nella primavera 2014 e la nascita del figlio della coppia, nell'autunno dello scorso anno. La ragazza ha denunciato di aver subito percosse, di essere stata strattonata per i polsi, tirata per i capelli e gettata a terra, anche durante la gravidanza. Le cose non sarebbero migliorate neppure dopo la nascita del bambino. Le minacce, a lei e ai familiari, sarebbero proseguite anche dopo che la ragazza, con il figlioletto, ha deciso di dire basta e tornare a casa dei genitori.
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