Vigili in bicicletta: una strage di multe

Sabato 25 Aprile 2015
I vigili ciclisti fanno strage di multe. Nei primi tre mesi, da quando è partito il servizio, gli agenti della Polizia locale di Udine che escono di pattuglia sulle "due ruote" in dotazione al Comando di via Girardini hanno elevato quasi 1.800 sanzioni.
I NUMERI. Dei 1.799 verbali staccati dal 17 dicembre 2014 al 20 marzo scorso, la parte più consistente riguarda i "furbetti del parcheggino". Poco meno di un terzo (il 29,79%, 536 casi) delle multe è stato affibbiato per i posteggi selvaggi nelle zone a traffico limitato e nelle aree pedonali del centro. La violazione del divieto di sosta e fermata anche in altri settori ha portato a 368 sanzioni (il 20,45%). Segue, nella top ten, il parcheggio troppo "creativo" sui marciapiedi (109 multe, il 6%), la sosta abusiva sugli stalli riservati ai disabili (57 casi) e quella in prossimità degli incroci (36). Ma sotto l'occhio vigile dei quattro agenti-ciclisti, nelle 200 giornate lavorative complessive, sono incappati anche casi di parcheggi sulle fermate dei bus (13 multe) e sulle strisce pedonali (13). Visto il mezzo usato per le pattuglie (due al mattino e due al pomeriggio), non sarebbero poi mai potuti sfuggire gli estrosi automobilisti che lasciano la loro auto sulle ciclabili: i casi sanzionati dai vigili-ciclisti, che si muovono di giorno, sono "solo" 10, ma è la punta dell'iceberg rispetto al panorama sconfortante che si presenta (per esempio in via Cosattini) ogni fine settimana in orario serale.
IL COMANDANTE. Con una media di quasi seicento multe al mese (e senza contare che con la pioggia a dirotto i vigili non si muovono in bici), può ben essere soddisfatto il comandante della Polizia locale Sergio Bedessi, che, il servizio di pattuglia su due ruote, l'ha fortissimamente voluto. «Un ottimo primo passo - dice commentando i dati -. Gli agenti che si spostano in bici si avvicinano meglio alle situazioni, vista la conformazione di Udine. Il mezzo consente di arrivare subito sul posto più velocemente della pattuglia in auto.
CICLISTI. Al debutto delle ciclo-pattuglie qualcuno si era preoccupato, temendo che la "tolleranza zero" potesse finire per colpire soprattutto chi, in città, si muove a due ruote. Ma, alla fine, sottolinea Bedessi, i verbali fatti a ciclisti si contano sulle dita di una mano: «Sono stati quattro o cinque in tutto». Fra i casi curiosi quello di una signora in bici che si era rifiutata di fornire le sue generalità» all'agente che le aveva mosso una contestazione. Ma, nei primi tre mesi, gli agenti-ciclisti hanno anche sanzionato «uno che si muoveva sui pattini». «In generale - commenta Bedessi - i ciclisti sono abbastanza disciplinati». Molto meno gli automobilisti, a giudicare dal tasso di multe per soste selvagge.
PARCHI SOTTO CONTROLLO. Per il futuro, anche le aree verdi saranno presidiate dai vigili "a due ruote". «Speriamo di aumentare ancora l'operatività - dice Bedessi - di questo servizio. Abbiamo iniziato d'inverno, quindi i vigili ciclisti sono stati utilizzati prevalentemente sulle ciclabili e nella ztl. Ma ora che arriva la bella stagione, visto che il servizio ha funzionato, se sarà possibile, c'è l'idea di mettere una terza pattuglia in bici, per sorvegliare parchi e giardini». Non solo per vigilare sulle (cattive) abitudini di qualche padrone di cani, ma «per garantire la sicurezza».
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