Una legge regionale antimafia

Lunedì 5 Ottobre 2015
Movimento 5 Stelle pronto a battersi affinché anche in Friuli Venezia Giulia si inizi a combattere seriamente la mafia. Il gruppo pentastellato in Consiglio regionale intende presentare una proposta di legge ad hoc, ma sui contenuti non si sbilancia ancora: «Il testo si basa su possibili soluzioni studiate in questi mesi», si limita a dire Cristian Sergo sottolineando che: «Bisogna tornare a parlarne in Consiglio regionale portando qualcosa di concreto che aiuti anche soltanto a capire il fenomeno per poterlo contrastare». «Non basta - aggiunge - chiamarci Ogm free se non siamo anche mafia free».
Proprio al fine di comprendere meglio come contrastare il fenomeno mafioso e della criminalità organizzata, il Movimento 5 Stelle rinnova l'invito al procuratore capo di Trieste Carlo Mastelloni (già invitato lo scorso anno dal capogruppo di Forza Italia Riccardo Riccardi ma senza successo) di venire davanti alla Commissione consiliare competente «per spiegare se, secondo lui, esistano che il Consiglio regionale può mettere in pratica per arginare questi fenomeni». Lo stesso Mastelloni aveva parlato di penetrazioni mafiose anche in Friuli Venezia Giulia con l'infiltrazione sempre più invasiva delle cosche di qualsiasi segno, anche straniere, nell'economia legale, pubblica e privata. Una «nuova mafia» che oggi si annida all'interno di banche e aziende e pronta a sfruttare la disponibilità all'illecito. In Friuli Venezia Giulia, a fare gola alla criminalità, secondo l'ultimo rapporto della Dia (Direzione investigativa antimafia), sarebbero opere infrastrutturali quali la Terza corsia dell'A4 e la Piattaforma logistica del Porto di Trieste, mentre per Fincantieri si è ancora in attesa di un accordo sui controlli delle ditte che operano in subappalto.
«Siamo una regione di confine - commenta Sergo - pertanto droga e armi passano anche per di qua e servono maggiori controlli in ambito portuale. Sappiamo da tempo che questa è la situazione ma il Consiglio, su questi temi, si infervora ogni volta e più di tanto non se ne parla» ma noi, puntualizza il grillino, «abbiamo nel Dna la lotta alla criminalità organizzata». Già lo scorso anno, il Movimento 5 Stelle aveva chiesto alla politica regionale un preciso impegno a far diventare il Friuli Venezia Giulia «Mafia Free». «Se si vuole diventare attrattivi per gli investimenti è importante che la Regione possa vantarsi di essere «mafia free» - rilancia Sergo - e proprio per questo dal procuratore capo Mastelloni sarebbe bene capire come i consiglieri regionali possano sostenere gli inquirenti nella lotta contro questo male assoluto che ormai ha già investito la nostra regione, ma che abbiamo il dovere di stroncare quanto prima». «Da cittadini - conclude - non possiamo tollerare che il nome del Friuli Venezia Giulia venga associato a quello della mafia e non possiamo lasciare da soli i magistrati: anche la classe politica e dirigente del Friuli Venezia Giulia deve cominciare a parlare di questo problema che non può essere considerato un tabù».
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