Un whatsapp di Teresa e l'ombra dello stalker

Domenica 29 Marzo 2015
PORDENONE - (su.sal.) È un whatsapp mostrato venerdì sera durante la trasmissione Quarto Grado, in onda su Rete 4, a fare luce su un altro aspetto della vita di Teresa Costanza, la trentenne bocconiana che non disdegnava le serate nelle discoteche per guadagnare qualche soldo, in attesa di un lavoro vero. Come quello all'Agenzia Zurich di Pordenone, un regalo giunto il 19 febbraio, giorno del suo compleanno, con l'attesa iscrizione al registro degli intermediari.
«Ma invece vuoi ridere? - scrive Teresa a un'amica - Un tipo di aveva chiesto di lavorare a Riccione... Stavo spostando tutto di una settimana perchè pagava davvero bene. Era solo un pervertito che si eccitava a farsi insultare al telefono... Vabbe ah ah ah». Poi ancora risponde all'amica che aveva sminuito la vicenda «Si davvero vabbé, ma tu lo sai meglio di me che in questo lavoro bisogna stare attenti».
Teresa, bionda e bella trentenne che alle serata in discoteca intrecciava i pomeriggi trascorsi nella biblioteca universitaria di Pordenone non era una sprovveduta. Sapeva bene che in quel mondo, il mondo della notte, si può incontrare di tutto.
Il whatsapp svelato venerdì sera potrebbe non rivestire particolare importanza per le indagini ma fotografa una parte della quotidianità di Teresa, quella fatta di luci, musica, alcol e corteggiatori insistenti. A volte magari troppo. Chissà su quanti altri messaggi gli investigatori stanno concentrando la loro attenzione. Chissà quanti giovani e non potenzialmente pericolosi Teresa ha incontrato nelle sue notti in discoteca. Ne avrà parlato con Trifone, l'amore della sua vita. Quel militare palestrato che di certo non aveva paura dei corteggiatori troppo insistenti.
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