Un'ecografia con il drone stabilirà la salute del lago

Mercoledì 27 Maggio 2015
CAVAZZO - Una settimana di tempo per compiere la prima vera "ecografia" al lago di Cavazzo, così da capire scientificamente in che stato di salute versi il bacino più grande della regione, la quantità e la tipologia dei sedimenti depositatisi negli ultimi cinquant'anni sul fondale a seguito dell'entrata in funzione della centrale idroelettrica di Somplago, le possibili soluzioni per evitarne la lenta scomparsa attraverso la rinaturalizzazione. A questo stanno lavorando da lunedì un'equipe dell'Istituto nazionale di Scienze Marine di Bologna (Ismar-Cnr) e l'Ogs di Trieste. A tenere a battesimo la ricerca i sindaci dei tre comuni rivieraschi (Cavazzo, Trasaghis e Bordano) con i colleghi di Venzone, Gemona e Tolmezzo, le Comunità Montane, Edipower ed i rappresentanti dei Comitati locali per la difesa e valorizzazione del Lago, per la prima volta tutti uniti dopo anni di accesi contrasti causati dal progetto di potenziamento della centrale.
Guidati dal capo-ricercatore Luca Gasperini gli esperti si stanno servendo di una specie di drone acquatico dotato di onde ultrasoniche che, navigando autonomamente da una sponda all'altra, andrà ad indagare gli strati in profondità fino a 20 metri sotto il fondo del lago, analisi poi comparate con altre rilevazioni tramite carotatrice.
David Zanirato

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