Tellia: «Troppi i nostri giovani senza lavoro, manca un sogno»

Martedì 13 Ottobre 2015
UDINE - Nel 2004 in regione erano occupate 167mila persone tra i 15 e i 34 anni. Nel 2014, gli occupati delle stesse età erano scesi a 106mila unità. «Ne abbiamo persi 60mila in dieci anni. Con queste cifre, di che modello Friuli stiamo a parlare»? Il sociologo dell'Università di Udine Bruno Tellia è stato persino urticante ieri a Udine intervenendo alla presentazione del libro dell'economista Fulvio Mattioni su "Caro Modello Friuli. Economia, lavoro, imprese e credito dopo la crisi 2008-2014", del quale ha curato l'introduzione.
Non una demolizione delle analisi compiute dall'esperto di economia nelle 233 pagine promosse dalla Cisl di Udine, quanto piuttosto l'avvertimento a chi deve tracciare la strada che la regione Friuli Venezia Giulia ha vissuto momenti di svolta e assai costruttivi quando «è riuscita ad avere un sogno collettivo, non illusioni». Tellia li elenca quei sogni divenuti realtà - la ricostruzione e l'Università per il Friuli; il Molo VII, l'Area di ricerca, il Sincrotone, il Centro internazionale di fisica teorica, il Collegio del mondo unito a Trieste - per distinguerli dalle «illusioni» - dal treno ad alta velocità al comparto unico - «in cambio di nulla».
Più che ad un modello, quindi, economista e sociologo spingono al sogno e Tellia profila l'habitat buono perché si sviluppi: una prospettiva temporale sufficientemente lunga; un ambiente stimolante; riconoscere le capacità individuali; che le idee possano fiorire; una società aperte, trasparente.
A.L.

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