Teleradiologia, il sindacato stoppa l'intesa appena fatta

Domenica 15 Giugno 2014
PORDENONE - (ldf) «Quel decreto va modificato perchè mette a rischio sia i pazienti che gli operatori dell'ospedale». A dirlo senza mezzi termini è Lorenzo Bison, segretario regionale del sindacato Snr (Fassid) che tutela i medici radiologi. Nel mirino è finito l'accordo approvato dal direttore generale Paolo Bordon solo pochi giorni fa e che di fatto concedeva la possibilità per determinati esami radiologici di essere effettuati senza la presenza del medico radiologo, ma solo dal tecnico. La lettura e il referto in ogni caso restano a capo del medico. «Non si tratta di una questione di rivalse professionali - spiega Bison - ma di un problema serio che all'ospedale di Lucca che ha un decreto simile a quello di Pordenone, si è aperto un contenzioso giudiziario e ci sono stati 12 avvisi di garanzia. Sarebbe assurdo rischiare la stessa cosa a Pordenone anche perchè - va avanti il sindacalista - c'è un tavolo aperto a livello nazionale sul quale si sta cercando di trovare linee guida che possano andare bene a tutti». Lorenzo Bison spiega anche perchè una parte del decreto approvato a Pordenone non può essere attivato. «Se da un lato racconta - il tecnico di radiologia può operare in caso di emergenza o urgenza indifferibile, non può farlo, invece, per interventi in elezione come quelli ambulatoriali e per i quali non c'è urgenza. Il problema, infatti, è legato alla giustificazione e prescrizione dell'esame che deve essere sempre in capo a un medico. Tutta quella parte del protocollo dunque che di fatto autorizza i tecnici radiologi a operare senza la presenza di un medico per determinati esami diagnostici radiologici (rx e Tac senza mezzo di contrasto) relativa a interventi non in emergenza, non può essere fatta. Lo abbiamo detto al direttore Bordon che a quanto pare ha accolto le nostre richieste e di fatto congelato a parte dell'accordo che non riguarda gli interventi in urgenza». Resta comunque operativo il passaggio che prevede la realizzazione di una unica guardia radiologica notturna collocata a Pordenone. Durante la notte negli altri ospedali saranno i tecnici a effettuare gli esami in urgenza e il referto sarà letto al Santa Maria dal medico.
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