(EB) - Invieranno i documenti in loro possesso all'autorità giudiziaria. Non demorde il Movimento 5 Stelle in merito al caso «Mille Miglia» sollevato dalla consigliera Ilaria Dal Zovo, autrice di un'interrogazione sulla sottrazione, da parte di alcuni dipendenti dell'Aeroporto di Ronchi dei Legionari, ai passeggeri Alitalia di punti del programma di premi per i clienti più fedeli. Episodio avvenuto tra il 2001 e il 2006, culminato con il licenziamento di due dipendenti ma secondo Dal Zovo le persone coinvolte nella «truffa» sarebbero «una dozzina». Giorgio Brandolin (oggi deputato del Pd), che dal 2006 al 2009 è stato presidente dello scalo, nei giorni scorsi ha «sfidato» i grillini invitandoli a fare nomi e cognomi in Procura. «Una difesa non necessaria - replica oggi M5S - la nostra interrogazione rappresenta una evidente prerogativa di chi riveste il ruolo di consigliere regionale». «Niente di mascalzonesco prosegue Dal Zovo solo domande lecite riferite ad una segnalazione anonima che ci è pervenuta». All'attuale presidente dello scalo Sergio Dressi «intervenuto per confermare che in effetti la truffa, termine da noi mai usato, è realmente avvenuta ricordiamo che non abbiamo chiesto la testa di nessuno». Denunciando l'impossibilità di ottenere l'accesso agli atti, «siamo in attesa di ottenere le password richieste e il documento che ha sancito l'accordo per la famosa livrea». Al segretario Filt Cgil Valentino Lorelli che aveva criticato l'uscita dei grillini, «alla base della nostra interrogazione conclude Dal Zovo - c'è la richiesta di una maggiore tutela dei lavoratori, attendiamo la risposta della Giunta regionale e poi decideremo come muoverci ma invitiamo chiunque abbia notizie in merito a contattarci».
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