Sport, in 350 firmano per liberare l'Agosti

Mercoledì 23 Aprile 2014
PORDENONE - Atleti professionisti "contro" amatoriali? Nelle mani del sindaco 350 firme di atleti, allenatori, sportivi occasionali, ma anche cittadini che danno per scontato che si possa accedere al campo sportivo Mario Agosti senza tante restrizioni. La prima vittoria del Comitato per il campo Mario Agosti libero, è stata quella di farsi ascoltare e proporre a Claudio Pedrotti alternative alla gestione della pista di atletica ad esclusivo uso dei tesserati Fidal. Lui ha detto che troverà soluzioni idonee. E sarà dura.
Da una parte il presidente provinciale Fidal, Ezio Rover, che difende la pista da tenere in perfetto ordine a disposizione degli atleti che si devono allenare a magari vincere qualche medaglia e teme, come ha detto, i danni che può fare chi passa in bicicletta o porta i bambini in carrozzina. Deciso a mantenere un orario ridotto e consigliare vivamente l'uso di altri parchi ai dilettanti.
Dall'altro gli abitanti della zona di via San Vito che vivono l'Agosti come area verde sicura, ideale per socializzare, per far sport senza badare al record, correre, camminare e fare qualche esercizio per mantenersi in forma. «Chiediamo che il campo, che è pur sempre una struttura pubblica e al cui mantenimento concorriamo tutti pagando le tasse, possa offrire un vero servizio ai cittadini», scrivono i portavoce Antonietta Baviera, Giacomo Bettiol, Lamberto Pastori in calce al documento presentato. Dunque apertura dalle 8 alle 21 tutti i giorni (e se mancano soldi, si suggerisce al sindaco di utilizzare i lavoratori socialmente utili), nessun obbligo di tesseramento, docce e spogliatoi utilizzabili, uso della pista e degli attrezzi. Del resto, commentano acidini, non ci risulta di aver mai interferito con allenamenti e gare.