Sindaci, Honsell aggancia Pedrotti

Martedì 21 Aprile 2015
TRIESTE - E bravo Honsell. Almeno secondo la classifica del Sole 24 Ore sul gradimento dei primi cittadini (mille interpellati per ciascuna città) delle città capoluogo in Friuli Venezia Giulia. Infatti eguaglia il collega pordenonese Claudio Pedrotti in fatto di valori assoluti (il 53,5% dei suoi concittadini sarebbe disposto a rivotarlo oggi), ma a differenza del primo cittadino che governa in riva al Noncello, il professore di logica prestato alla politica consegue un progresso di 1,8 punti percentuali rispetto alle elezioni, quelle vere, dove aveva portato a casa un pur ragguardevole 54,7%. Pedrotti, invece, quando si trattò di votare per davvero vinse con un più sonante 59,6%. Forse nella laica Udine ha fatto premio assumere posizioni forti in tema di tutela dei diritti civili e recentemente in particolare sul fronte sempre controverso delle nozze fra persone del medesimo sesso. Ma Pedrotti, che pure - intendiamoci - non rivela affatto consensi minimali - potrebbe pagare un certo scotto per quel clima da Eldorado perduto che da anni staziona da quelle parti a causa di una crisi che ha massacrato il manifatturiero, autentico tessuto connettivo della comunità locale.
Cosolini, a Trieste, ex assessore (ottimo) della Giunta regionale targata Riccardo Illy, perde parecchio terreno per l'onda lunga di una serie impressionante di questioni eternamente aperte a Trieste: la Ferriera, il Porto Vecchio che non si apre alla città, la rientrante prospettiva del rigassificatore e anche, certo, la sensazione che sia alla testa di una Giunta comunale che non brilli per vigore e brillantezza.
Ma chi ha sortito il risultato personale migliore? Ettore Romoli, che nella sua vecchia e isolata Gorizia - che però sa difendere con i denti - conquista 2 punti percentuali tondi in più di quelli che a suo tempo gli avevano tributato i cittadini.
Maurizio Bait

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci