Si tratta anche sull'ipotesi di "staffetta generazionale"

Giovedì 27 Agosto 2015
UDINE - (A.L.) Confronto aggiornato al 14 settembre, quando i sindacati avranno avuto modo di analizzare il testo del disegno di legge sulla riforma del comparto unico illustrato alle parti sociali ieri a Udine dall'assessore alla Funzione pubblica, Paolo Panontin. Il provvedimento rappresenta il terzo pilastro della riorganizzazione dei livelli istituzionali in Friuli Venezia Giulia, dopo la legge sugli enti locali e quella di della finanza locale. Tra i punti destinati a creare una svolta, soprattutto in tema di mobilità all'interno del comparto unico del pubblico impiego cui afferiscono 14mila dipendenti, vi sono la previsione dei concorsi unici, la creazione di un Albo dirigenti del comparto e l'approdo ad un sistema di valutazione unico su tutto il territorio.
«Ci sono dei chiaroscuri», commenta al termine la segretaria generale della Fi-Cgil, Mafalda Ferletti, secondo la quale vi sono i presupposti per giungere ad osservazioni unitarie da parte dei sindacati. «I concorsi unici vanno nella direzione che si era detto. Positiva l'idea di favorire la staffetta generazionale», analizza. Tuttavia, ci sono dei «ma». Su tutti, l'idea di recepire le disposizioni statali introdotte dall'allora ministro Brunetta, come quella che «se le trattative non si concludono entro 60 giorni, l'amministrazione decide in autonomia». È una soluzione che «ha dimostrato di non funzionare e il giudizio è negativo», anticipa. «I loro giudizi - ha detto l'assessore riferendosi ai prossimi riscontri dei sindacati - possono diventare elementi utili da valutare per l'eventuale inserimento nell'articolato definitivo».

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