Sfrattato senza pietà, stop del ministro

Sabato 10 Ottobre 2015
Ha rischiato di finire in strada con la moglie, invalida al 100 per cento. Momenti drammatici ieri mattina a Trieste per la famiglia Sturniolo ma la telefonata, arrivata in extremis, del ministro della Difesa Roberta Pinotti, contattata direttamente dal deputato della Lega Nord Massimiliano Fedriga presente sul posto assieme al candidato sindaco della Destra Sociale Luca Chiavegatti, ha fatto tirare un sospiro di sollievo all'anziano militare, luogotenente artificiere, alla moglie e ai loro quattro figli dopo ore di ansia e angoscia. Dal primo ottobre 1979 Filippo Sturniolo, siciliano di nascita, abita in affitto al primo piano di uno stabile in via Donadoni 23. All'uomo era stato intimato uno sfratto esecutivo: l'immobile, di proprietà del Ministero della Difesa, deve essere messo in vendita su base d'asta come previsto da un apposito decreto che riguarda la dismissione di 637 immobili in tutta Italia. Due anni fa la prima lettera: o Sturniolo acquistava l'appartamento oppure sarebbe potuto rimanere in affitto se aveva compiuto 65 anni d'età. L'anziano militare, in quell'occasione, scelse la seconda opzione non potendo permettersi di acquistarlo: «Non seppi più nulla - spiega tra le lacrime - fino allo scorso maggio quando ricevetti un'altra lettera nella quale mi si diceva che dovevamo lasciare l'appartamento entro il 27 settembre». Lettera inviata dal Comando militare nord di Padova che ha la delega del Ministero della Difesa per avviare le procedure di sfratto. A Sturniolo veniva chiesto di acquistare l'appartamento entro 90 giorni altrimenti il 27 settembre lo avrebbe dovuto lasciare. L'anziano militare aveva scelto però un'altra strada decidendo di presentare ricorso al Presidente della Repubblica ma è rimasto vittima della burocrazia in quanto non aveva inoltrato al comando di Padova la raccomandata spedita al Capo dello Stato limitandosi semplicemente a fare una telefonata. Tre giorni fa i militari in borghese si sono presentati in casa per procedere allo sgombero mentre Sturniolo stava uscendo con la moglie: «Uno di loro ha detto di essere il fabbro perchè se noi non fossimo stati in casa avrebbe dovuto sfondare la porta - racconta disperato - ho sempre rispettato le leggi e vengo trattato così?». «Ho chiesto di avere un mese di tempo per andare via - prosegue - perchè devo trovare un appartamento adeguato alla nostra dignità e possibilità finanziaria ma non interessava niente a nessuno». Pur consapevoli che gli incaricati a procedere allo sfratto hanno applicato soltanto gli ordini ricevuti, i figli non nascondono la rabbia: «Non chiediamo elemosina ma l'esercito si può vergognare». Nonostante la procedura di sfratto sia stata sospesa grazie all'intervento del ministro (entro il 27 novembre la famiglia dovrà comunque trovare un nuovo alloggio) resta l'amaro in bocca: «Sono stato trattato peggio di un delinquente e pensare che ho portato la divisa per 39 anni con onore». «Queste persone erano in regola con gli affitti - commenta il candidato sindaco della Lega Pierpaolo Roberti - e ad agosto hanno ricevuto segnali rincuoranti eppure è arrivata l'ordinanza di sgombero di fronte alla quale il Comune pare abbia fatto spallucce».
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