Sesso, alcol e "selfie": Udine sotto le lenzuola

Mercoledì 6 Maggio 2015
Il sesso sotto l'effetto dell'alcol e delle droghe per molti friulani non è un tabù. Anzi. E chi lo fa non se ne pente affatto. È uno dei risultati choc che emergono dai questionari "In my bed" progettati dal gruppo V/L Off con la collaborazione di Nicola Strizzolo e Claudio Melchior del dipartimento di Scienze umane dell'ateneo friulano, e compilati on line«almeno parzialmente da 1.772 persone, mentre circa 1.500 hanno risposto a tutto», come spiega Paolo Ermano di V/L Off. Un campione per il 62% composto da donne e per circa l'80% da under 35. I risultati, al centro di un incontro domani a vicino/lontano" nell'ex chiesa di San Francesco, finiranno poi «in un pieghevole che sarà distribuito, in collaborazione con Federfarma, in tutte le farmacie della provincia», dice Ermano.
Fra gli "aiutini" utilizzati sotto le lenzuola, il 62% («Maschi e femmine nella stessa percentuale») confessa di aver scelto l'alcol. «Capita più spesso fra i 26 e i 45 anni. Fra quanti hanno fatto uso di alcol, il 75% l'ha fatto almeno una volta all'anno e il 22% almeno una volta al mese. Il 46% dice che migliora il rapporto», spiega Ermano. Il 19% si è concesso all'intimità sotto l'effetto di droghe. E «il 71% di questi dice che migliora il rapporto». Fra gli altri "additivi" non mancano foto e video (per il 32%): a sorpresa, a farlo non sono tanto i ragazzini dell'era dei selfie, ma «soprattutto gli over 40». La pornografia? Anche quella «è più diffusa fra gli over 30». Se il 52% si dichiara favorevole a legalizzare la prostituzione (e il 35% vorrebbe però confinarla in luoghi specifici), solo il 6% ammette di frequentare le professioniste del sesso: «Fra questi, solo il 20% va in strada, la maggior parte, il 52%, va in case private o club». Ad ammettere i tradimenti è uno su tre, in media, ma il 50% fra i 41 e i 45 anni. Quanto alla scelta del partner, «il 5% si dichiara omosessuale, il 7% bisessuale» e «1 su 5 dice di aver provato un'esperienza diversa dal suo orientamento».
"O famo strano?". Alla celebre battuta di Jessica nel film di Verdone, non sarebbero in pochi a dire di sì fra gli intervistati. Tanto che Melchior, che ha curato l'analisi per "cluster", spiega che la categoria da lui ribattezzata «onnivori» («Persone con una sessualità molto libera») è piuttosto nutrita («Il 13,3%, più femmine»). A cercare partner in rete, però, sono anche quelli che Melchior chiama gli «active men» (10,1%), uomini non accoppiati che hanno soprattutto relazioni occasionali. Ma sul web ogni tanto fanno una capatina anche i «normal men» («il 16,8%»). Il sesso di gruppo? Almeno una volta «l'ha provato il 14,2%», spiega Melchior. Ma al netto degli estremi, «emerge una visione della sessualità molto legata alla sfera affettiva», aggiunge. «I giovani cercano relazioni serie - gli fa eco Ermano -. L'età media per la "prima volta" è di 18 anni. Purtroppo, circa un terzo la prima volta fa sesso in modo non protetto». Il 36,4% ha perso la verginità per amore, il 36,1% perché si sentiva pronto con il partner, il 30,2% perché molte amiche o amici l'avevano già fatto. Il 5,5% ha ammesso di esserlo ancora, vergine: di questi, «solo il 5% per motivi religiosi». Alla fine, comunque, «due terzi del campione è soddisfatto della propria sessualità - spiega Melchior -. Su una scala da 1 a 10, la media è 6,6». Un "più che suff" da manuale.
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