Serichim, spiraglio di salvezza: Bracco interessata all'acquisto

Sabato 18 Aprile 2015
TORVISCOSA - Si è chiuso con due esuberi il periodo di 12 mesi di solidarietà per i dipendenti della Serichim di Torviscosa, centro di ricerca d'eccellenza del Friuli Venezia Giulia che opera perlopiù per una clientela extraregionale.
Si trattava del secondo anno di tale ammortizzatore sociale, sottoscritto in base a un accordo siglato tra organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil, la proprietà dell'azienda e Confindustria, per cercare di dare respiro a un'azienda che continua comunque a operare in condizioni di difficoltà nonostante l'altissima specializzazione dei suoi ricercatori, oggi rimasti poco più di una quindicina. La Serichim naviga in cattive acque, infatti, da almeno tre anni, a causa della crisi e dei minori investimenti che vengono fatti in innovazione: situazione, quest'ultima, che significa meno commesse per il centro di ricerca. Come più volte sottolineato dal sindacato, Serichim necessita quanto prima di una ricapitalizzazione per continuare la sua attività. Finora, nonostante la crisi, la spa ha retto. Ma per evitare la perdita, in futuro, di ulteriori dipendenti, serve un'azione da attuare a breve scadenza. Tra le ipotesi c'è anche quella dell'acquisto, da parte di Bracco, Gruppo attivo nello stesso polo chimico della Bassa, della quota di Serichim oggi di Caffaro in liquidazione, pari al 23%. L'operazione permetterebbe di immettere capitale fresco nella spa e di farla continuare a operare nell'ambito dell'industria chimica che sta decollando a Torviscosa con la creazione del nuovo impianto cloro-soda a membrane non inquinante in fase di realizzazione da parte della "Halo Industry".
Paola Treppo

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