Senza casa, dormono in auto La notte dei disperati in città

Mercoledì 26 Novembre 2014
Dormono in macchina, alcuni cercano rifugi di fortuna al riparo dal freddo magari in case in costruzione, vecchie abitazioni a volte pericolanti e abbandonate, altri scelgono gli androni dei palazzi a ridosso delle cantine per non essere notati. Altri ancora hanno eletto il Bronx come zona in cui trascorrere la notte e c'è chi, invece, riesce ad eludere la sorveglianza dei guardiani e a cercare riparo nei corridoi più nascosti dell'ospedale. È il mondo che si muove di notte in città fatto di disperati che non hanno più casa, senzatetto che hanno perso tutto o non hanno mai avuto nulla. Stranieri, ma soprattutto sempre più italiani, colpa di una crisi che non guarda in faccia nessuno. Il Comune da tempo controlla la situazione, ma ora, con l'arrivo del freddo, c'è la necessità di monitorare costantemente la mappa del disagio. «È un fenomeno in aumento e di senzatetto ce ne sono - spiega l'assessore comunale ai Servizi Sociali, Vincenzo Romor - ma il fenomeno in città è comunque sotto controllo, almeno per quanto riguarda le persone che i nostri uffici monitorano e per le situazioni di maggior disagio. Devo dire che da noi i mendicanti che hanno scelto di fare questa vita sono due, tra l'altro in questo momento entrambi protetti: uno in una casa, l'altro in ospedale. È vero, però, che sono in aumento le persone che vivono momenti di estrema difficoltà e dormono in auto. È il fenomeno che in questo momento ci pare maggiormente percepibile. Si tratta, inoltre - almeno da quello che sappiamo - in gran parte di stranieri che temporaneamente sono in città, magari alla ricerca di amici o parenti. Immigrati che arrivano da fuori. Dormono tre, quattro giorni dove trovano e dove possono, poi se ne vanno. Resta il fatto che da parte nostra monitoriamo costantemente il territorio e se c'è qualcuno in difficoltà interveniamo. Sappiamo per certo - va avanti l'assessore - che almeno due casi sono al Marcolin, persone che dormono in auto, un uomo e una donna, stranieri. Ci siamo già messi in moto per capire se hanno necessità». Ma la ricerca di altri casi va avanti. I vigili urbani, infatti, si muovono sia su segnalazioni che autonomamente. Uno dei punti di ricerca è il Bronx, ma anche case disabitate in centro città e nei quartieri. Allo stato non sarebbero stati trovati italiani, ma solo extracomunitari di passaggio. «In estate - spiega il comandante Arrigo Buranel - dormono sulla panchine, adesso, quelli che arrivano e non hanno dove andare, scelgono luoghi riparati per trascorrere la notte. Non abbiamo avuto tante segnalazioni in questo periodo, ma comunque verifichiamo costantemente i siti a maggiore rischio».
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