Segnale Tv, estate difficile Si torna a cambiare canale

Venerdì 25 Luglio 2014
La pazienza della Valcellina, alle prese con la difficile ricezione dei canali digitali della Rai, sarà messa alla prova ancora per alcuni mesi. Ovvero fino a quando Rai Way, la società proprietaria della rete di trasmissione dei canali della tivù di Stato, non completerà il definitivo passaggio al canale di diffusione "24" abbandonando del tutto il provvisorio "25" e sul traliccio di Udine verrà riposizionata l'antenna portandola a 150 metri di altezza. Solo allora si potrà scoprire se gli utenti che vivono nel Maniaghese e in Valcellina riusciranno a sintonizzarsi e a vedere senza disturbi i programmi della Rai. «Bisogna tornare sul canale "24" e la ricezione del segnale dovrebbe migliorare dopo l'innalzamento dell'antenna», spiega Nevio Merlino tecnico di Rai Way, in queste settimane alle prese con le molte segnalazioni di malfunzionamento pervenute dai sindaci dei Comuni interessati e dagli stessi utenti. «La sofferenza della Valcellina è al centro delle nostre attenzioni. Nei giorni scorsi abbiamo incontrato anche alcuni antennisti di Maniago per capire quali siano le cause del problema e abbiamo utilizzato delle sonde per verificare il segnale. Siamo disponibili a dare tutto il supporto necessario», ha aggiunto Merlino comunicando che la società ha aperto anche una casella di posta elettronica (tvdigitalefriuli@rai.it) a cui scrivere per ricevere aiuto diretto. Questo vale per le zone di Maniago, Cavasso, Arba, Fanna, Meduno, i cui residenti nelle scorse settimane hanno subito notevoli disagi, costretti a una sorta di valzer di sintonizzazioni dell'antenna.
Per poter migliorare la rete, dall'aprile scorso è stato depotenziato il segnale che proviene da Udine e potenziato invece quello immesso da Castaldia, la cui antenna in alcuni casi è troppo a ridosso delle aree montane e questo causa l'assenza di segnale. Nei prossimi mesi verrà quindi ripotenziato il traliccio di Udine e l'antenna verrà riportata a 150 metri di altezza, il che potrebbe favorire il ripristino del segnale necessario a coprire tutta l'area.
Altra questione per Montereale, zona che continuerà a restare «scoperta»: la convenzione che Rai e Rai Way hanno con lo Stato prevede che la società fornisca informazione e diffusione radiotelevisiva sul 99,9% del territorio nazionale. In quel 0,1% di territorio residuo che è previsto possa essere non coperto dai servizi - di cui fa parte Montereale - la società non può intervenire con impianti nuovi. «Cerchiamo comunque di supplire con postazioni aggiuntive», spiega Merlino. Per gli utenti di quest'area l'unica soluzione potrebbe essere la piattaforma satellitare Tivù Sat che garantisce la fruizione di tutti i canali Rai, compreso il canale riservato all'informazione regionale (il 113), finanziato dalla stessa Regione Fvg proprio per non lasciare i residenti con i televisori oscurati.
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