Sanità, è lite tra Comuni per i posti letto nella Rsa

Lunedì 5 Ottobre 2015
Il rischio di perdere definitivamente i dodici posti letto destinati alla riabilitazione e al servizio "respiro" per le famiglie con a carico anziani, sta creando non poco malumore e ha generato una sorta di contesa tra le amministrazioni di Roveredo e di Pordenone. Pordenone infatti, attraverso l'assessore Vincenzo Romor, vorrebbe collocare i 12 posti letto soppressi per questioni di sicurezza nella Rsa di Roveredo a Casa Serena, aggiungendoli ai 18 esistenti in città. Ma Roveredo, sebbene non riesca a recuperare i soldi, circa 400 mila euro, per sistemare la struttura se li vuole tenere ben stretti, anche se ormai esistono solo sulla carta e da circa tre anni sono stati persino cancellati dal bilancio dell'Azienda sanitaria. Il sindaco di Roveredo, Mara Giacomini, infatti, si dice ottimista, spera in un contributo dalla Regione e attacca Romor, sottolineando «che a pochi mesi dalle elezioni è in cerca di visibilità. Roveredo - aggiunge - ha sicuramente la più bella e idonea struttura Rsa dell'Ambito. Una struttura, ora con 24 posti, circondata dal verde, inserita in una zona residenziale, ben servita. La struttura - aggiunge - ha necessità di manutenzioni straordinarie per adeguamento alle nuove normative per poter ospitare altri 12 posti letti. Ma rivolgo io una controproposta all'assessore Romor: perché non sposta i posti letto di Casa Serena nell'Rsa di Roveredo, che ha lo spazio necessario per potersi ampliare? La struttura diventerebbe sicuramente più competitiva sia economicamente sia per quanto riguarda i servizi, raggiungendo i 54 posti letto. I soldi? Stiamo già lavorando con l'Azienda sanitaria per rendere la struttura il più confortevole possibile. L'unico problema che abbiamo è la disponibilità di spazi finanziari». Purchè i posti non vengano definitivamente cancellati, risponde pronto Romor, «siamo disposti a cedere quelli di Casa Serena alla bellissima struttura di Roveredo. Che però deve essere in grado di accoglierli». Dal canto suo, il vertice dell'Azienda, attraverso Giorgio Simom, precisa che in questo caso "non si tratta di chi la dura la vince". «Il problema è complesso - spiega - e tutto da valutare. Stiamo facendo una rivalutazione dell'offerta e del tariffario delle Rsa, tenendo conto del tasso di occupazione dei letti e dei costi rincarati. Allo stato ci risulta che i letti siano occupati in media all'80% e anche che 12 posti non costerebbero più 350 mila euro come tre anni fa, ma assai di più. So che Roveredo ha chiesto un contributo alla Regione e se otterrà i soldi forse gli lasceremo i 12 posti. Ma come detto, è ancora tutto da valutare».
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