Saldi anticipati in Veneto I timori dei negozianti

Venerdì 19 Dicembre 2014
PORDENONE - Il Veneto ha deciso di anticipare la partenza dei saldi a sabato 3 gennaio, come proposto da Federdistribuzione, considerando che il 5 cade di lunedì e che comunque l'avvio tardivo delle svendite penalizzerebbe consumatori e imprese (calcolando a livello nazionale si rischierebbe una perdita di 600 mila euro). Inutile dire che gli operatori di Pordenone, temono la concorrenza dei colleghi di là del confine e si augurano che anche la Regione Friuli intervenga in questo senso. «Per questo - spiega Aldo Biscontin, presidente mandamentale dell'Ascom - abbiamo sollecitato l'assessore regionale Sergio Bolzonello». Secondo Alberto Marchiori, presidente dell'Ascom, «i saldi andrebbero eliminati, per lasciare spazio alle libere promozioni, in qualsiasi periodo, senza mettere troppe regole». Regole che comunque in pochi rispettano, perchè già ora molti negozianti stanno effettuando offerte pre-natalizie, dal 10 al 20 per cento. «In ogni caso, visti i tempi di ristrettezze - aggiunge Maurizio Fioretti, di Federmoda - i consumatori aspettano i saldi, quelli che permettono ribassi sino al 50%. Anche perchè ora non fa freddo e una persona può benissimo aspettare sino a gennaio per compararsi un giubbotto. Pertanto sarebbe un peccato perdere questa occasione, che per altro nel giro di 2 o 3 giorni dà i suoi massimi risultati. La gente compera subito, poi sino al 31 marzo le vendite sono molto stiracchiate. Non vorremmo pertanto che il primo sabato e la prima domenica di gennaio i pordenonesi andassero in Veneto a spendere».
A.S.

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