Punture di zanzara, due contagi

Mercoledì 27 Agosto 2014
Due casi di Chikungunya in provincia di Pordenone. Il virus della malattia causata dalle punture di zanzare infette (in particolare la zanzara tigre), è stato conclamato in un caso, nell'altro, invece, sono in corso gli accertamenti, ma tutto fa supporre che si tratta della stessa patologia perchè le due persone erano insieme. Entrambi stanno bene e non ci sono problemi particolari. Come dire, insomma, che la fase acuta della patologia è stata superata. C'è da aggiungere che non si tratta di virus contratti in loco (non sono stati punti dalle zanzare in provincia di Pordenone), ma le due persone alle quali è stata diagnosticata la malattia virale sono tornate a casa dopo un soggiorno nella repubblica Dominicana. La Chikungunya è una malattia che ha due fasi: nella prima si accusano febbre, cefalea e importanti artalgie che di fatti limitano i movimenti. Dopo alcuni giorni la febbre scompare e appare una eruzione cutanea su gran parte del corpo. Solitamente la malattia si risolve spontaneamente, ma i dolori articolari possono persistere anche per mesi. La Chik può degenerare e portare il paziente alla morte. Non si registrano, invece, in provincia casi di dengue, altra patologia virale causata alla punture di zanzare, così come non sono stati riscontrati casi di febbre gialla che si trasmette sempre attraverso le punture di zanzara. Sono solo alcuni dei dati relativi ai primi sei mesi del 2014 legati al registro delle malattie infettive nel Friuli Occidentale. Numericamente il trend è simile a quello delle scorso anno e non si registrano particolari impennate. Da segnalare però 5 nuovi casi di malaria (ogni anno se ne registrano più o meno una dozzina), individuati su persone residenti in provincia che erano andate a trovare i parenti in Africa, mentre ci sono poi da segnalare anche due casi di febbre tifoide (tifo, tanto per intenderci) contratto nei paesi asiatici. Se nel 2013 c'erano stati tre casi di encefalite causata da zecche, nei primi sei mesi del 2014 non ci sono state segnalazioni di questo tipo. Resta, però, alto l'allarme in particolare in tre zone della provincia: Vito d'Asio, il medunese e soprattutto l'area pedemontana compresa tra Polcenigo e Aviano. Chi va a passeggiare deve fare attenzione. Discorso diverso, infine per salmonella e intossicazioni alimentari. Una ventina i pazienti finiti all'ospedale per casi di salmonella (anche in questo caso siamo numericamente nella norma), causata in particolare da cibi fatti in casa (attenzione alle uova raccolta nel pollaio), mentre non si registrano segnalazioni per ristoranti o prodotti venduti nei negozi. Una decina, infine, le intossicazioni alimentari anche queste attribuibili a cibi mal conservati o cotti poco.
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