Provincia, passa la mozione per mantenere la Prefettura

Mercoledì 4 Marzo 2015
Il Consiglio provinciale fa quadrato, con pochi distinguo, attorno alla difesa della Prefettura, e riparte da lì l'impegno contro il declassamento della Destra Tagliamento. È infatti passata all'unanimità, con un piccolo emendamento proposto dalla maggioranza, la mozione presentata dai gruppi consiliari Uniti al centro e Civica costituente popolare per il mantenimento a Pordenone dell'Ufficio territoriale del Governo e delle altre istituzioni e sedi di enti per i quali si profila l'ipotesi di cancellazioni e accentramenti.
Quello su cui maggioranza e opposizione non trovano l'accordo è, in apertura di Consiglio, la proposta di dare la priorità al documento: la mozione d'ordine di Nicola Callegari per sovvertire l'ordine del giorno fissato dalla conferenza dei capigruppo si scontra con il voto contrario del centrosinistra, e la questione scivola nell'ultima fase dell'assemblea.
La mozione impegna il presidente e la Giunta provinciale a intraprendere tutte le iniziative necessarie per la difesa della Prefettura, chiamando in causa anche la Regione Friuli Venezia Giulia e chiedendo una convocazione dell'Assemblea dei sindaci: «Non un documento di un colore politico - precisa Callegari -, ma il documento di un territorio che sta giocando le proprie carte».
L'Assemblea dei sindaci, richiesta anche dalla maggioranza, è di fatto già in programma per il prossimo 13 marzo e il documento raccoglie il consenso di tutto lo schieramento, sia pure con diversi accenti. Il Pd chiede, con Francesca Papais, di inserire due emendamenti che sottolineano, da un lato, la condivisione del percorso di riforma dello Stato e dall'altro il principio di equità e il reciproco rispetto fra Stato ed enti territoriali. Via libera anche dalla Lega Nord, che pure con Andrea Delle Vedove rivendica la raccolta di firme promossa proprio per ottenere l'abolizione della Prefettura. Ma la difesa della Prefettura, si sottolinea da più parti, dev'essere solamente il punto di partenza: «Il vero problema di questo territorio - sottolinea Marco Salvador - è legato alla perdita di potere economico, prima ancora che delle rappresentanze statali». E analogamente il voto favorevole di Giuseppe Pedicini è subordinato a un impegno «a portare delle proposte concrete per dare un indirizzo al territorio». E alcune linee di indirizzo le traccia il presidente Claudio Pedrotti: «Se siamo in una regione così piccola, alla fine dovremo individuare le specialità. Se la nostra è una provincia da sempre caratterizzata dalla sua industria, l'Unione industriali deve aver qui, nel nostro territorio, una presenza significativa sui temi che ci sono cari come quello dell'innovazione».
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