Provincia, in aula insulti e parolacce

Venerdì 18 Aprile 2014
L'ultimo conto consuntivo in Provincia prima della chiusura diventa terreno di scontro e volano insulti e parolacce. Non tanto sulle cifre passate quasi inosservate, ma sul senso dell'Ente. Già, perchè alle accuse su punti specifici mosse dal capogruppo del Pd, Michele Padovese, punto sul vivo ha replicato a muso duro il presidente Alessandro Ciriani. Un confronto aspro, sanguigno (soprattutto da parte del presidente) che non ha fatto mancare anche qualche parolaccia. Padovese ha colpito su più fronti. «Avete fatto poco sui risparmi a cominciare da fatto che avete mantenuto il doppio incarico (e doppio stipendio) al segretario che è anche direttore generale, così come non siete intervenuti sulla nomina diretta del dirigente della Polizia provinciale». Ma non è tutto. «Poco o nulla è stato fatto sul recupero delle indennità ai dirigenti pagate ingiustamente, così come è sprofondato il progetto della Stu Mako. Una figura meschina - ha spiegato Padovese - è stata fatta inoltre sulla vicenda della scuola professionale Flora». L'ultimo affondo sui soldi spesi per la "propaganda". «Tanta autocelebrazione, tantissimi soldi per spot celebrativi che si potevano risparmiare». Secca la replica di Ciriani che ha cominciato proprio dalla "propaganda". «Cosa avremmo dovuto dire, che siano delle me...? Certo che abbiamo propagandato il nostro lavoro per coinvolgere i cittadini e dire con chiarezza quello che abbiamo fatto. Padovese nel suo intervento non ha però spiegato che la Provincia ha azzerato da tempo le spese di rappresentanza, ha cancellato due assessori, unico caso nel panorama regionale. Il tutto nell'ottica del risparmio, mentre in Regione, governata dal centrosinistra, tutti sono assessori esterni con un aumento delle spese». Difeso anche il segretario generale, il lavoro sullo Stu Makò e sul Flora. «La cosa che conta, quella che si deve valutare è legata ai risultati che sono stati raggiunti grazie alle capacità del segretario, così come è fondamentale vedere quanto l'Ente ha risparmiato. E vi posso assicurare, conti alla mano. che è tanto». Ciriani ha poi ricordato gli obiettivi raggiunti, il lavoro lavoro sul fronte delle politiche sociali, lavorative e di inserimento, la formazione e tutta una serie di risultati andati a buon fine. Poi l'ultimo affondo sui contributi della legge 10. «Gran parte di quei soldi - ha spiegato - li hanno ricevuti i sindaci del centrosinistra, altro che polemiche sui favoritismi». Gran parte del dibattito ha poi preso un'altra piega: la difesa dell'Ente a fronte della prossima chiusura, con tanto di stoccate all'assessore regionale Paolo Panontin.
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