L'accordo Pd-Civiche sulla Provincia per evitare il commissariamento è arrivato dopo una corsa contro il tempo. Ieri mattina, poco prima del termine ultimo, il consilgiere anziano dell'Assemblea, Pieromano Anselmi, ha depositato negli uffici provinciali la documentazione con la richiesta di convocazione del Consiglio. L'assemblea è prevista per mercoledì 26 novembre alle 10,30. Sarà lì che la difficile intesa raggiunta l'altra notte dovrà essere confermata e ricevere il via libera definitivo per la formazione della giunta. L'accordo prevede che il sindaco pordenonese Claudio Pedrotti (voluto dal Pd) sia il futuro presidente-liquidatore della Provincia. Con lui in giunta due donne: Francesca Cardin ed Elisa Coassin. Entrambre le "assessore" sono espressione del Coordinamento delle Civiche che nella trattativa non ha mollato di un millimetro. «Speriamo sia l'inizio - ha detto Marco Salvador che nella trattativa ha sostenuto fin dall'inizio l'esigenza del rinnovamento - di un futuro cambiamento anche per Pordenone». Nel Pd restano diversi "mal di pancia". Tanto che nella trattativa si è ipotizzato un possibile "ricambio" in giunta per lasciare posto a un esponente del Pd. «Non c'è alcuna staffetta - ha spiegato però lo stesso Pedrotti -. Siccome l'incarico è gratuito e le persone svolgono un lavoro, ci siamo riservati di capire in futuro quali e quante saranno le deleghe che la Regione destinerà all'ente e come gestirle. Solo una questione di ordine pratico». La maggioranza di 14 su 26 consiglieri (Pd e Civiche hanno 13 seggi) sarà garantita dalla consigliera della lista Sel-Beni Comuni, Sonia D'Aniello, che ha firmato il patto. «Il nostro programma è stato accolto per intero, noi diamo l'appoggio esterno e valuteremo volta per volta i provvedimenti». L'appuntamento è al voto del 26: salvo colpi di scena anche in Provincia nascera la Giunta Pedrotti.
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