Pronti 22 milioni per acquistare nuovi macchinari nella Sanità

Venerdì 3 Luglio 2015
TRIESTE - Un fondo chiamato «volano» finanziato con 30 milioni di euro per consentire ai Comuni di bypassare il patto di stabilità per sbloccare e far ripartire opere e cantieri incagliati. Un'assoluta novità contenuta nel disegno di legge che riforma la finanza locale e che trova riscontro monetario nella manovra estiva di assestamento di bilancio il cui iter ha preso il via ieri in Prima Commissione consiliare. Una manovra da 287,7 milioni di euro (erano 314 al saldo 2013). Punture di spillo dal presidente del Consiglio delle autonomie locali Ettore Romoli che ha parlato di «atteggiamento paternalistico» della Regione: «I decimini spettano agli enti locali, l'anno scorso sono stati erogati solo in parte e quest'anno 26 milioni verranno assegnati solo ai Comuni che non si fanno commissariare nella realizzazione delle Uti, non mi fa piacere». Un altro intervento riguarda il rinnovo di impianti e macchinari sanitari per il quale si prevedono circa 22 milioni di euro: «A dispetto delle apparenze - osserva Renzo Liva (Pd) - i volumi della manovra sono inferiori ma la cifra libera da vincoli, 75 milioni, permette di intervenire in diversi settori con flessibilità». Alla legge Rilancimpresa Fvg vanno 4,5 milioni.
Plaude la Confcommercio regionale anche per le risorse rivolte ai Centri di assistenza tecnica e per l'inserimento di manager nei centri commerciali naturali. Inoltre: «Sette milioni - riferisce ancora Liva - che risultavano inutilizzati della ex legge Bertossi vengono rimessi in ciclo a favore della piccola e micro impresa». Per il lavoro sono previsti 4,9 milioni per contratti di solidarietà, lavori socialmente utili (2 milioni), lavori di pubblica utilità (2,4), politiche attive del lavoro (1,1) e utilizzo di perone disoccupate in cantieri di lavoro (1,5).Elisabetta Batic

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