Profughi, all'alba altri trenta arrivi Primi affitti privati

Mercoledì 3 Settembre 2014
Continuano gli sbarchi di migranti sulle coste meridionali del Paese e continuano gli arrivi di profughi anche a Pordenone. L'ultimo gruppo di migranti è arrivato all'alba di ieri mattina. La prefettura - in coordinamento con la Questura, con le amministrazioni comunali e con i le associazioni di volontariato - da ieri mattina è dunque alle prese con la gestione di una nuova emergenza. Anche se in realtà il sistema di accoglienza è già piuttosto rodato. Sono esattamente ventisei le persone - la maggioranza eritrei, gli antri dal Bangladesh - che nella notte sono arrivate in città e sono subito state alloggiate. Nel gruppo anche tre minori non accompagnati: gli adolescenti sono stati subito presi in consegna dal Comune che ha provveduto a sistemarli nei locali di un'associazione di Cividale con la quale il Comune ha siglato una convenzione.
Quanto agli adulti, una ventina è stata sistemata nella Casa della Fanciulla, nel quartiere Sacro Cuore a nord della città, mentre gli altri hanno trovato temporanea sistemazione nella locanda Al Sole di largo San Giovanni a Pordenone. Albergo con il quale le autorità che devono gestire gli arrivi dei migranti continuano ad avere una convenzione. La trentina di nuovi profughi si soma agli oltre settanta che sono ormai "fissi" dalla primavera scorsa. Inoltre nei giorni scorsi sono arrivati in città a piedi - quindi fuori dai protocolli dell'operazione Mare Nostrum - sette cittadini pakistani che hanno chiesto asilo e ora sono in attesa della risposta.
Sul fronte della sistemazione in alloggi diversi un ruolo importante è ricoperto da "Nuovi Vicini" onlus della Caritas. «Nell'ultimo periodo siamo riusciti - spiega Andrea Barachino - a ottenere la disponibilità di alloggi anche da parte di privati Disponibilità che sono arrivate in particolare dall'area dell'hinterland pordenonese». Non è perciò escluso che nelle prossime settimane possano essere siglati i primi accordi di affitto per la sistemazione di piccoli nuclei familiari in attesa di nuove sistemazioni. Tra i circa trenta nuovi arrivati potrebbe esserci qualcuno - come avvenuto in occasione degli ultimi arrivi in luglio - intenzionato a lasciare quasi subito il territorio provinciale. «Nell'immediatezza dell'arrivo - ha spiegato l'assessore comunale pordenoense Vincenzo Romor - abbiamo provveduto alla sistemazioen dei minori. Ora bisognerà capire quanti migranti decideranno di proseguire verso altri Paesi, particolare nel nord Europa. Intanto vengono sottoposti ai controlli di polizia e alle visite mediche». Nel frattempo, ieri, e arrivata nel porto di Reggio Calabria la nave militare San Giusto con a bordo 1.593 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum. A bordo 1.112 uomini, 252 donne e 249 minori provenienti da Africa centrale e sub sahariana e Siria.
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