Prefetture da tagliare Pordenone nella lista

Mercoledì 24 Dicembre 2014
Il territorio pordenonese potrebbe perdere, in tempi relativamente brevi, un altro baluardo che per anni ha marcato l'autonomia del Friuli Occidentale: la Prefettura. Dopo la Provincia, insomma, ridotta a un ente di secondo livello, unica in regione, ora toccherebbe anche all'ufficio di Governo. Non è una novità che la Prefettura pordenonese fosse finita nel giro d'aria. Insieme a quella di Gorizia, infatti, era già stata collocata nella prima lista di tagli che prevedeva in Italia la soppressione di una quarantina di Uffici di Governo. Ora, però, ci sarebbe un passo avanti, ancora più pericoloso, perchè potrebbe essere determinate per definire i passaggi futuri. La Prefettura di Pordenone, infatti, sarebbe finita nella lista nera, quella praticamente definitiva, che contiene il taglio di 21 uffici territoriali e di 8 posti da prefetto al Viminale. Ci sarebbe, insomma, un sfoltimento di 29 posizioni che sarebbero state individuate dal Governo per la spending review. La lista non è stata ancora resa pubblica, probabilmente lo sarà con l'inizio dell'anno nuovo e non ci sono state indicazioni ufficiali su quali province perderanno l'Ufficio territoriale di Governo. Ci sono, però, una serie di indiscrezioni e alcuni fatti concreti che messi in fila fanno pensare proprio che Pordenone sia stato inserito nella lista nera. Intanto la Prefettura pordenonese sin dall'inizio delle ipotesi dei tagli è sempre stata collocata tra quelle da sacrificare. Colpa di una classe politica debole, spesso litigiosa, incapace di fare squadra. Di più. La stessa classe imprenditoriale da anni è "latitante". Insomma, non ci sarebbe nessuno che alza la voce nei posti giusti. Non a caso il taglio interesserebbe, anche in questa ultima stesura, Pordenone e Gorizia, territori deboli, mentre Udine e Trieste manterrebbero gli Uffici di Governo. Ultimo aspetto da considerare il fatto che la presidente della giunta, Debora Serracchiani, con il taglio nella sua regione del 50 per cento delle prefetture porterebbe a Roma un risultato personale importante. Non certo, però, a vantaggio del territorio pordenonese. Ma c'è un altro segnale che potrebbe essere indicativo, pur se non definitivo: la presenza di un prefetto vicario, Alessandra Vinciguerra. Insomma, la nomina di un prefetto di ruolo - se Pordenone fosse destinata a perdere la Prefettura - non avrebbe più senso. C'è di più. Se dovesse saltare la Prefettura, dopo aver già segnato il passo la Provincia, nel giro di pochissimo tempo sarebbero chiusi gli uffici legati ai Ministeri (Agenzia delle Entrate, del Territorio e Direzione del lavoro, ma potrebbero essere a rischio anche le sedi di Inps e Inail). Da aggiungere poi Questura (declassata a Commissariato), Comando provinciale dei Carabinieri e distaccamento provinciale dei Vigili del fuoco, enti strettamente collegati alla presenza sul territorio della Prefettura. La provincia che sta pagando di più la crisi, penalizzata anche sul fronte istituzionale.
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