Pordenonelegge pronta all'esame della Bocconi

Lunedì 22 Settembre 2014
La quindicesima edizione di Pordenonelegge, la prima organizzata dalla Fondazione, chiude con una promozione a pieni voti e si appresta ad affrontare l'esame dell'università Bocconi. Due dottorandi di Guido Guerzoni, docente ed economista dell'ateneo milanese, nei giorni di festival hanno sottoposto a visitatori ed esercenti alcuni questionari. I dati raccolti serviranno a calcolare la ricaduta economica della Festa del libro sul territorio; un modo per rendere conto dell'investimento pubblico ai contribuenti, alle istituzioni e agli sponsor (il budget della manifestazione ammonta a 650mila euro, di cui 200mila circa dalla Regione).
Intanto è stato il pubblico a decretare un successo che non è stato minato né dagli scioperi aerei e ferroviari (che hanno costretto gli organizzatori a riprogrammare gli spostamenti degli ospiti in auto) tantomeno dal rischio pioggia: lo testimonia il fatto che quasi tutti gli appuntamenti hanno registrato il tutto esaurito già dalla prima giornata del festival, come spiega Michela Zin direttore della Fondazione. «Il sabato abbiamo avuto una ventina di incontri in più rispetto al 2013 - aggiunge Zin - il che ci fa pensare i 120mila spettatori del 2013 siano aumentati, toccando quota 130mila (7mila solo gli studenti delle scuole)». «I buoni esiti ci spingono a pensare non solo alla prossima edizione, ma confermano che come Agenzia culturale saremo in grado di realizzare altre iniziative e progetti» ha aggiunto Giovanni Pavan, presidente della Fondazione. Ad aver funzionato è stato il sistema delle prenotazioni, con i quasi 1300 Amici di Pnlegge che si sono abbonati ottenendo i codici di accesso, divenuti anche formalmente il terzo sponsor della manifestazione (quantificabile in 30mila euro di sottoscrizioni). Quella terminata ieri è stata l'edizione delle doppie file (con l'accavallarsi delle code per differenti autori già ore prima dell'inizio dell'incontro), in taluni casi motivo di contestazione (a iniziare da Beniamino Gavasso dell'Accademia Naonis di Pordenone che lamenta come «i lauti contributi regionali sostenuti con le mie tasse non bastano, devo anche pagare di tasca mia»).
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