Poliziotto aggredito Un video inguaia studente pordenonese

Sabato 31 Gennaio 2015
PADOVA - Volevano sfondare a tutti i costi lo sbarramento delle forze di polizia. E pur di raggiungere la vicina sede del Pd non avevano esitato a picchiare il capo della Squadra mobile Marco Calì caduto a terra. Hanno un volto i responsabili del pestaggio del 14 novembre 2014 durante la manifestazione denominata "Sciopero sociale metropolitano". La Digos li ha individuati analizzando i video degli incidenti. All'alba di ieri hanno eseguito cinque provvedimenti cautelari: arresti domiciliari per Christian Cescatti, 29 anni, padovano. Obbligo di dimora nel comune di residenza per Luca Fertonani, 20 anni, bresciano; Federico Panzuto, 20 anni, padovano, Giorgio Capellazzo, 18 anni, di Monselice e Luca Perissinotti, 25 anni, di Pordenone. Sono accusati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali pluriaggravate. Tranne Cescatti che ha un impiego, gli altri sono studenti. Cescatti, Fertonani e Perissinotti militano nel movimento "Bios Lab" mentre Panzuto e Capellazzo fanno riferimento al centro sociale Pedro. Il 29enne padovano è finito ai domiciliari perchè già condannato a quattro anni di reclusione, successivamente indultati, per scontri nel 2006 a Milano. Gli altri disobbedienti non hanno pendenze. L'aggressione al vicequestore Calì era avvenuta a manifestazione conclusa. Alcune decine di facinorosi avevano però proseguito la marcia in direzione di via Beato Pellegrino. Stando alla ricostruzione sarebbe stato Fertonani a colpire per primo Calì con un calcio. Una seconda pedata sarebbe stata sferrata da un altro no global non identificato. Cescatti e Capellazzo avrebbero a loro volta percosso il funzionario con gli scudi. Calì non aveva fatto in tempo a rialzarsi che era stato colpito da Perissinotti con un calcio alla testa. Aveva perso casco e occhiali. Era indifeso quando Panzuto e Fertonani, travisati, gli avevano tirato altri due calci al corpo e in faccia.

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