Piste ciclabili, città prima

Venerdì 1 Agosto 2014
PORDENONE - (ldf) Il capoluogo del Friuli Occidentale è il Comune in Friuli Venezia Giulia con la maggiore estensione di piste ciclabili (109,91 chilometri di percorsi ciclabili per 100 chilometri quadrati di superficie) mentre Trieste detiene il primato di aree pedonali (45,66 metri quadrati per 100 abitanti). Per quanto riguarda le zone a traffico limitato è sempre Pordenone a primeggiare in Friuli Venezia Giulia, con 0,79 km2 di zone a traffico limitato per 100 chilometri quadrati di superficie comunale.
Questi dati emergono da una ricerca del Centro Studi Continental su dati Istat, ricerca che specifica anche l'evoluzione avuta dal 2008 al 2012 da piste ciclabili, aree pedonali e zone a traffico limitato nei comuni capoluogo di provincia in Friuli Venezia Giulia. La città in cui le piste ciclabili sono cresciute di più è sempre Pordenone (+91,8%); quella in cui l'aumento delle aree pedonali è stato maggiore è Gorizia (+321,1%), mentre per quel che riguarda le Ztl la crescita maggiore è stata registrata sempre a Gorizia (+56,9%).
Ma non è tutto. Già, perchè Pordenone (questi dati emergono da un altro studio) è anche la città in cui si è avuto il maggior incremento di utilizzo della bicicletta, favorito senza dubbio dalla presenza di piste ciclabili. Note dolenti, però, arrivano, invece, dalla "sicurezza" di alcuni percorsi ciclabili. Non a caso in più occasioni l'associazione "Aruotalibera" ha bacchettato il Comune in particolare per il fatto che c'è troppa commistione tra auto, biciclette e pedoni. Resta il fatto che l'assessore all'Ambiente, Nicola Conficoni, ha fatto un buon lavoro, portando la città ad essere il primo capoluogo in regione sul fronte della presenza di piste ciclabili. All'appello mancano però alcuni raccordi per mettere in continuità le piste e soprattutto una maggiore sicurezza. Entro la fine del mandato, in ogni caso, l'assessorato di Conficoni, in collaborazione con quello dei Lavori pubblici, ha in animo di fare su fronte della ciclabilità anche altri interventi. Per capire il lavoro fatto in città c'è da ricordare che la situazione emersa a livello nazionale nel 2008 aveva indicato che nei comuni capoluogo di provincia italiani vi erano mediamente 0,60 km2 di zone a traffico limitato per 100 km2 di superficie comunale; nel 2012 questo rapporto è arrivato a quota 0,64, con un aumento del 6% in cinque anni.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci