Anche gli infermieri e i tecnici - l'accordo per i medici era stato raggiunto una settimana fa - avranno in busta paga i riconoscimenti economici legati ai turni aggiuntivi effettuati oltre il normale orario di lavoro. L'intesa - anche se per ora "separata", visto che le sigle sindacali autonome Fsi e Nursind ieri non hanno firmato - è stata trovata nella serata di ieri tra la direzione dell'ospedale Santa Maria degli Angeli e Cgil, Cisl e Uil Sanità. Complessivamente il patto riguarderà quasi mille e 500 addetti del comparto, cioé infermieri, tecnici e operatori socio-sanitari di tutte le sedi ospedaliere del Santa Maria degli Angeli. Le risorse finanziarie che verranno impiegate ammontano a oltre un milione e 300 mila euro. Al tavolo con il sindacato il direttore sanitario Piergiorgio Sclippa.
Il nodo del "rimborso" che, essendo stato ritenuto insufficiente da tutti i sindacati, aveva portato sette giorni prima alla rottura del confronto sarebbe stato superato con l'aggiunta sull'importo base (27,50 euro l'ora di straordinario in turno aggiuntivo) delle indennità riferite ai festivi e ai notturni. Indennità che fino all'anno scorso non venivano riconosciute nell'accordo che recuperava le cifre legate ai richiami del personale in servizio. Sostanzialmente, la cifra complessiva oraria è inferiore rispetto a quella dell'anno precedente, ma la somma delle indennità consente di compensare la differenza. «Non che abbiamo firmato con grande entusiasmo - sottolinea Pierluigi Benvenuto, Cgil - ma bisogna responsabilmente anche tenere presente qual è il momento che stiamo vivendo e le difficoltà su tutti i fronti nel nostro territorio. Perciò l'intesa è il massimo che si poteva raggiungere nella situazione attuale». Il sindacato autonomo Fsi non ha firmato ritenendo non soddisfacente l'intesa. Mentre Nursind si sarebbe riservata per una paio di giorni. «È positivo da un lato - secondo Cgil. Cisl e Uil - il raggiungimento del'accordo anche se non dobbiamo dimenticare che queste sono risorse utilizzate per coprire carenze di organico. Meglio sarebbe se non ci fossero turni mancanti da ricoprire».
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Il nodo del "rimborso" che, essendo stato ritenuto insufficiente da tutti i sindacati, aveva portato sette giorni prima alla rottura del confronto sarebbe stato superato con l'aggiunta sull'importo base (27,50 euro l'ora di straordinario in turno aggiuntivo) delle indennità riferite ai festivi e ai notturni. Indennità che fino all'anno scorso non venivano riconosciute nell'accordo che recuperava le cifre legate ai richiami del personale in servizio. Sostanzialmente, la cifra complessiva oraria è inferiore rispetto a quella dell'anno precedente, ma la somma delle indennità consente di compensare la differenza. «Non che abbiamo firmato con grande entusiasmo - sottolinea Pierluigi Benvenuto, Cgil - ma bisogna responsabilmente anche tenere presente qual è il momento che stiamo vivendo e le difficoltà su tutti i fronti nel nostro territorio. Perciò l'intesa è il massimo che si poteva raggiungere nella situazione attuale». Il sindacato autonomo Fsi non ha firmato ritenendo non soddisfacente l'intesa. Mentre Nursind si sarebbe riservata per una paio di giorni. «È positivo da un lato - secondo Cgil. Cisl e Uil - il raggiungimento del'accordo anche se non dobbiamo dimenticare che queste sono risorse utilizzate per coprire carenze di organico. Meglio sarebbe se non ci fossero turni mancanti da ricoprire».
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