Ora Terna minaccia querele

Mercoledì 5 Agosto 2015
UDINE - Prosegue a suon di lettere e carte bollate la querelle tra Terna e il Comitato per la Vita del Friuli Rurale sulla questione della realizzazione dell'elettrodotto Redipuglia-Udine Ovest, che ha trovato nuova linfa dopo la sentenza del Consiglio di Stato. L'avvocato Matteo Ceruti, il legale che ha seguito Comitato, Comuni e privati cittadini nei ricorsi davanti alla giustizia amministrativa, avrebbe presentato nei giorni scorsi alla Procura di Udine un esposto in cui, sostanzialmente, si chiede di valutare cosa è in corso nei cantieri e, se del caso, eventualmente anche disporne il sequestro. E nel contempo avrebbe aperto un carteggio con Terna, con destinatari in copia tutti gli enti potenzialmente interessati dalla vicenda, con richiesta urgente di sospensione dei lavori.
«Il motivo del contendere è la prosecuzione di questi lavori che Terna sostiene essere per la messa in sicurezza dei cantieri - spiega il legale, ribadendo un concetto già espresso in una conferenza stampa nei giorni scorsi -. Essendo venuta meno l'autorizzazione e la dichiarazione di pubblica utilità, abbiamo chiesto che venga definito un piano di messa in sicurezza, cantiere per cantiere. Al momento non ci risulta vi sia un simile piano autorizzato da nessuno».
La risposta di Terna, anch'essa indirizzata in copia per conoscenza alle Prefetture, direzioni territoriali del lavoro e Procure di Udine e Gorizia, oltre che alle Aziende sanitarie, alla Soprintendenza, alla Regione e ai Ministeri, non si è fatta attendere. Una risposta in cui Terna ribadisce di aver immediatamente sospeso la realizzazione dell'opera e che le attività attualmente in corso «sono esclusivamente finalizzate alla messa in sicurezza delle opere e dei cantieri e, per quanto possibile, di ripristinare lo stato dei luoghi».
Nel dettaglio Terna chiarisce che sta mettendo in sicurezza i conduttori «in corrispondenza dei sostegni, ammorsettandoli in modo stabile e sicuro, al fine di scongiurare la loro eventuale caduta in concomitanza di eventuali situazioni meteorologiche avverse». Tra gli altri interventi potrebbe esserci, ad esempio, il «serraggio della bulloneria delle flange dei sostegni già montanti». In chiosa Terna si riserva di «assumere iniziative a tutela dei nostri diritti» in relazione alle «affermazioni di segno contrario» che sarebbero «assolutamente infondate» e che, sempre secondo la società, «nel loro invio alle competenti Procure della Repubblica assumono un carattere calunnioso e diffamatorio».
Elena Viotto

© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci