Opere incompiute Mappa dei ritardi

Mercoledì 3 Settembre 2014
In provincia i maxi-cantieri per opere pubbliche bloccati stanno "congelando" un valore di quasi 2,6 milioni di euro. Le grandi incompiute (per le quali i fondi sono già stati stanziati, ma i lavori non ultimati) sarebbero stoppate da problemi e da lungaggini burocratiche, oltre che in alcuni casi anche da fallimenti legati alle imprese edili che hanno vinto gli appalti. Sono tre i grandi cantieri fermi che risultano dagli elenchi del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e delle Regione. Il Friuli Venezia Giulia contribuisce all'elenco nazionale di oltre seicento incompiute con tredici opere per un valore pari a circa nove milioni di euro.
Ma tornando alla provincia di Pordenone, una delle opere in estremo ritardo viene indicata nei lavori di ristrutturazione con adeguamento alle normative delle scuole elementari "Marconi" in Comune di Arba. Il primo lotto dell'opera prevedeva un intervento di oltre 398 mila euro. In realtà l'opera è terminata, ma - come risulta dall'elenco regionale - non sarebbe stato effettuato il collaudo nel termine previsto in quanto i lavori non risulterebbero corrispondenti a tutti i requisiti previsti dal capitolato.
Di maggiore valore, quasi due milioni di euro, è il cantiere dei lavori per il recupero dell'edificio dell'ex Consorzio agrario in via Aldo Moro a Casarsa della Delizia: un edificio che dovrebbe avere un uso polifunzionale oltre che scolastico. Sulla vicenda del recupero che non procede anche recentemente si è registrato un botta e risposta tra il sindaco Lavinia Clarotto e l'ex primo cittadino Angioletto Tubaro. Una questione spinosa, tra errori progettuali e beghe legali. L'attuale amministrazione accusa la precedente di non avere usato il pugno di ferro nella difesa degli interessi dell'Amministrazione. «Già nella fase di inizio lavori - aveva ribattuto l'ex sindaco - il progetto, da noi ereditato, presentava carenza sostanziali che hanno compromesso il rapporto anche con la ditta esecutrice. In ogni caso gli interessi del Comune sono stati sempre tutelati e lo dimostrano gli atti della nostra giunta e gli accertamenti tecnici svolti dal Tribunale». Insomma, le baruffe politiche corrono invece le opere proseguono a passo di lumaca.
Sorte simile per la realizzazione della piazzola ecologica a Piancavallo (valore di circa 145 mila euro) voluta dal Comune di Aviano. Per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti ingombranti nella località montana l'Amministrazione, nel giugno del 2012, ha avviato i lavori dell'opera. Nei mesi successivi l'impresa che si era aggiudicata la realizzazione dell'impianto ha accusato delle difficoltà legate a un fallimento. Tanto che nel luglio di un anno fa il sindaco Stefano Del Cont Bernard dichiarava: «Per la piazzola ecologica del Piancavallo dovremo affidarci a un'altra ditta con le inevitabili conseguenze burocratiche ed economiche del caso». E le conseguenze non sono mancate se l'opera risulta ancora oggi nell'elenco-anagrafe delle "incompiute" diffuso dalla Regione. In tutto opere per circa due milioni e 600 mila euro che potrebbero, per quanto poco, far girare l'edilizia del territorio.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci