PORDENONE - La Federazione del Partito socialista italiano di Pordenone ripercorre la storia del socialismo locale e allarga le basi per una nuova forza laico-riformista. Un incontro tra storia e futuro: alla presentazione degli ospiti e dei relatori da parte del segretario provinciale, Lorenzo Latini, è seguita l'introduzione del segretario regionale Andrea Castiglione. Relazioni dei due storici e ricercatori indipendenti Gian Luigi Bettoli e Tiziano Sguazzero che hanno ripercorso la Storia dei progetti socialisti per Pordenone e per il Friuli dalla nascita del Partito fino alla diaspora socialista degli anni novanta. È intervenuto quindi il pubblico con numerosi contributi. La serata, oltre che un'occasione per conoscere e far conoscere i progetti e le realizzazioni socialiste nel pordenonese e in Friuli, ha dato l'opportunità ai presenti di gettare le fondamenta per la costruzione, nel territorio pordenonese, di una nuova forza di sinistra laica, democratica, liberale e riformista la cui mancanza, come ha sottolineato lo storico socialista pordenonese Luigi Manzon, “si respira nell'aria”. In un altro intervento, l'ambientalista socialista Moreno Baccichet ha posto l'accento sulle realizzazioni ambientaliste d'avanguardia del socialista friulano Carbone, progetti e riforme per l'ambiente che ancora oggi sono prese come esempio in regione.
Il socialismo pordenonese nasce all'alba del ‘900, frutto della confluenza della sinistra risorgimentale e del movimento operaio organizzato nei grandi cotonifici.
Il socialismo pordenonese nasce all'alba del ‘900, frutto della confluenza della sinistra risorgimentale e del movimento operaio organizzato nei grandi cotonifici.
